"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

lunedì 1 agosto 2011

Grandi onde che ritornano …

di
Francesco Zanotti


Sarà un post brevissimo che si concluderà con un annuncio.

Il post. Sul Sole 24ore di ieri ho letto l’opinione di un imprenditore che sta tornando a casa. Dopo l’ondata della dislocazione produttiva, sta iniziando l’ondata del “Torna a casa Lessie”. Le ragioni del ritorno? “Ma perché in Italia trovo manodopera e tecnici (forse non vi è più differenza tra le due categorie) molto più qualificati”.
Domanda: ma non lo si poteva sapere prima? Altre domande: ma quanti guai strategici e sociali genera seguire onde e riflussi? Le banche non hanno nulla da dire ai risparmiatori dei quali amministrano i depositi nell’aver applaudito alla moda della localizzazione e nell’applaudire ora al ritorno? Ma come è possibile che la nostra imprenditorialità (mediamente e salvo eccezioni, ovviamente) si sia ridotta a seguire onde e riflussi?

L’annuncio. Nel mese di agosto pubblicheremo regolarmente “Stille di Strategia”. In esse saranno contenute le conoscenze (modelli, metodologie) sviluppate da  quella strana disciplina che tutti dichiarano essere fondamentale, ma della quale snobbano le conquiste: la strategia d’impresa. Tutti dichiarano che è necessario fare strategia, ma poi non si peritano di cercare le conoscenze che sono disponibili per farla. E’ una situazione così paradossale che mi è difficile trovare esempi. Che ne so .. come se un fisico riconoscesse (e come potrebbe non farlo?) che è necessaria una teoria per progettare un esperimento al LHC nel mondo delle particelle elementari ed analizzarne i dati. Ma poi si accingesse a progettare ed analizzare senza neppure né avere né cercare di imparare (anzi, senza neppure conoscere che esiste) la Teoria Quantistica dei Campi che,delle particelle elementari, è la teoria di riferimento.

Come se si pensasse di progettare i ponti senza conoscere il calcolo strutturale, di fare l’interprete senza conoscere le lingue … chiedo scusa al lettore per la banalità degli esempi, ma il fatto che si faccia strategia senza peritarsi di usare gli strumenti che sono disponibili è così paradossale che ogni paragone non può che sottolineare questa paradossalità

 In “Stille di Strategia” racconteremo le conquiste fondamentali del pensiero strategico, al quale abbiamo dato il nostro contributo. Esse sono indispensabili per non continuare a farci sballottare da flussi e riflussi e per riuscire a costruire una nuova rotta di sviluppo per le nostre imprese, le nostre banche, la nostra società.

A fine agosto sarà disponibile la bozza di un volume dove queste stille saranno raccolte ed approfondite.

Sperando che in questo mese di agosto dove tutta l’Italia sta in altra faccende affaccendate, il mondo si fermi un attimo … ma, forse, non sarà possibile.

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