"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

lunedì 29 agosto 2011

Io piccolo imprenditore normale e Steve Jobs


di
Francesco Zanotti



Si, sono sempre il piccolo imprenditore medio, lavoratore e non eroe del cronaca e del gossip . Non compro Generali, Mediobanca o RCS. Non faccio parte di nessun salotto buono, ma frequento ancora il bar del paese.

Un amico del bar l’altra sera mi ha chiesto: “Voi industriali state chiedendo mille aiuti. Ma Steve Jobs, che ha più liquidità del Governo degli Stati Uniti (che, pure, batte moneta), mica ci è riuscito con le agevolazioni fiscali. Ci è riuscito perché ha inventato cose nuove. Perché non lo imitate?”

Come un pugno sullo stomaco: il mio amico aveva ragione. Io potevo solo cercare comprensione: “Ma io come faccio a fare come Steve Jobs? Faccio il terzista, non ho risorse da investire, non ho la sua creatività … Ora che mi hai detto queste cose mi sto ancora di più preoccupando, perché vedo allontanarsi sempre di più la speranza di risolvere i miei problemi, di quelli che lavorano con e per me, di tutta la nostra collettività.” …

Nel bar c’era un forestiero che aveva seguito i nostri discorsi che ci disse: “Amici vi propongo io una ricetta. Può sembrare strana, ma consiste in una risorsa facilmente disponibile: la conoscenza. Esiste un insieme di modelli, metafore e metodologie che si chiamano: cultura strategica. Essi permettono di capire quanto una impresa è lontana dal modello Apple e se e come una impresa può trasformarsi per diventare una piccola Apple. Voi industriali dalle mani “sporche” di lavoro chiedete di potere accedere a queste conoscenze. Aiuteranno voi, chi lavora con voi e per voi e vi permetteranno di tornare ad aiutare questo Paese.”

Nel silenzio che è seguito a questa proposta è diventato voce il rumore di sottofondo: “Chiediamo fermamente al Governo di introdurre forti stimoli alla crescita, primo fra tutti incentivi fiscali” era la richiesta decisa e maschia di una delle voci che oramai costituiscono il rumore di fondo della nostra tragedia.

Mi sono girato per cercare un commento al nostro misterioso interlocutore che aveva parlato prima, ma la sedia era vuota.

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