"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

venerdì 14 ottobre 2011

Ospite di Assolombarda e Banca Popolare Commercio e industria:perché non cambiamo noi stessi?

di
Francesco Zanotti


Ho presenziato ieri sera alla presentazione di una ricerca su “Il rapporto banca-impresa nel contesto della crisi: vincoli, esigenze prospettive”.
Soddisfatto? Certo, per l’interesse dei risultati e per la chiarezza della presentazione. Ma con qualche ombra: alla fine mancava una proposta alta e forte. Una proposta su cosa fare concretamente la mattina dopo. Sia da parte delle banche che da parte delle imprese.

Allora cerco di spazzare via anche questa piccola “macchia” … E si può spazzare via la macchia con la conoscenza … Ma, per carità, non tecnologica. Forse possono dare una mano anche Steve Jobs e la vecchia 500.
Insomma, proverò a fare io una proposta!

Credo che, implicitamente purtroppo, la via per indicare cosa fare oggi l’ha indicata il Presidente di Assolombarda Alberto Meomartini. Egli ha detto che in Lombardia vi sono molte medie imprese eccellenti che hanno un ottimo rapporto con le banche. Sapete fanno cose che agli altri non fanno o lo fanno meglio degli altri …

Allora il problema delle banche e delle imprese è duplice.

Da un lato, è necessario capire quante imprese continueranno nel futuro a fare cose che gli altri non fanno o a farle molto meglio. Dico “nel futuro” perché considerare il presente non basta: da esso non può essere estrapolato il futuro. Dico “banche ed imprese” non solo perché le banche sono ovviamente interessate al futuro delle imprese, ma anche perché le banche stesse dovranno chiedersi quanto offrono servizi che le altre banche non offrono oppure offrono gli stessi servizi, ma con un rapporto qualità prezzo molto più alto.

Il secondo problema è quello di aiutare le imprese che fanno le stesse cose degli altri e qualche volta peggio a rinnovare radicalmente le cose che fanno e come le fanno. Di più è necessario che questo cambiamento le porti ad immaginare prodotti come ha fatto, nel piccolo, Steve Jobs. Oppure come hanno fatto, nel grande, coloro che hanno immesso sul mercato la vecchia 500. I prodotti di Steve Jobs in modo più limitato, la 500 in modo molto più intenso, hanno immaginato e costruito prodotti che avevano il sapore di una nuova società. La 500 è stata addirittura il simbolo “olistico” di una nuova società.
E va beh, ma queste non sono cose da fare, sono sempre problemi. Forse vanno maggiormente al cuore della crisi attuale (è necessario costruire una nuova società che non può che richiedere manufatti e sistemi di produzione completamente diversi), ma sempre problemi sono …

Ma era necessario esplicitarli, perché, solo se ce li teniamo ben in vista di fronte, riusciamo a intravedere la cosa da fare domattina. Soprattutto individualmente.

E le cose da fare riguardano la conoscenza. E la nostra voglia di credere che possano esistere nuove conoscenze che non possediamo, ma che ci permetterebbero di guardare in modo nuovo ai problemi e trovar soluzioni. Meglio: capire che le vere nuove opportunità stanno nella conoscenza.

La soluzione di questi problemi sta in un “sistema” di conoscenze (modelli e metodologie) che costituiscono quella disciplina che viene definita “strategia d’impresa”. Soprattutto nelle sue recenti acquisizioni di cui siamo diretti generatori. Questo sistema di conoscenze permettono davvero di:
·         capire quante imprese continueranno nel futuro a fare cose che gli altri non fanno o a farle molto meglio
·         aiutare le imprese che fanno le stesse cose degli altri, e qualche volta peggio, a rinnovare radicalmente le cose che fanno e come le fanno.

Allora la proposta, (le cose da fare subito) è quella di diffondere presso banche ed imprese questo sistema di conoscenze che, da un lato, è del tutto inutilizzato e, dall’altro, permette di affrontare i problemi di fondo alla radice.

Se la soluzione sta nell’acquisire nuove conoscenze di strategia d’impresa, allora è una soluzione che può essere applicata da subito e velocemente. Se si vuole …

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