"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

martedì 27 marzo 2012

Il rifiuto della conoscenza strategica


di
Francesco Zanotti

Post semplicissimo. Oggi tutti sono concordi che è necessario crescere. Ma per “crescere” occorre nuova conoscenza. Ma nessuno la cerca, tutti sembrano rifiutarla.
Più in dettaglio: la crescita sarà solo figlia di una rivoluzione profonda nel nostro sistema economico.  Tanto che il nome stesso “crescita” mi pare del tutto inadeguato. Parlerei di sviluppo etico ed estetico.
Ora questo sviluppo sarà possibile solo se le imprese aumentano la loro capacità progettuale e le banche acquistano la capacità di valutare i “frutti” di questa nuova e più intensa progettualità.
Ma per aumentare capacità progettuale e di valutazione sono necessarie nuove conoscenze e metodologie di un’area di una “disciplina” che si chiama strategia d’impresa …
Nessuno, però, è interessato a imparare le nuove conoscenze e metodologie che la cultura strategica internazionale mette a disposizione.
Detto diversamente: servono nuovi strumenti progettuali e nuovi occhiali valutativi, ma nessuno vuole usarli.
Allora continueremo quel gioco al massacro di ricercare sempre e solo una efficienza del tutto teorica che ha come obiettivo ridurre continuamente costi e persone … Quale è l’ideale? Una impresa fantasma che produce senza persone cose inutili, ma le fa pagare pochissimo?



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