"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

mercoledì 8 agosto 2012

A rischio il futuro del nostro sistema industriale?

Ma chi se ne importa: siamo in tutt’altre faccende affaccendati.

di
Francesco Zanotti

Oggi il Ministro Fornero ha dichiarato che in autunno sarà a rischio il futuro del nostro sistema industriale. E le statistiche sembrano darle ragione. Mi permetto di aggiungere che, conseguentemente, è problematico anche il futuro del nostro sistema bancario: i debiti delle aziende che andranno in crisi si trasformeranno in sofferenze.
Cosa fare? Il Prof. Gross Pietro ci fornisce la sua ricetta sul Sole 24 Ore di oggi. Riporto testualmente: “Il rimedio principale sta nelle mani delle parti sociali e consiste nello sviluppo di produzioni più competitive e più ricercate dai mercati … “.
La prima osservazione è che, finalmente qualcuno ha il coraggio di evidenziare il problema di fondo: dobbiamo riprogettare il nostro sistema industriale. Come è da un po’ che andiamo predicando.
Ma dopo nasce immediatamente una domanda: ma come fanno le parti sociali a sviluppare produzioni più competitive e più ricercate dai mercati? Usando il nostro linguaggio: come fanno gli attori sociali a riprogettare le imprese?
Noi modestamente è da altrettanto tempo che proponiamo una soluzione: occorre fornire alle imprese, alle parti sociali ed alle banche linguaggi progettuali e valutativi nuovi.
Ma purtroppo in un sistema industriale in crisi nessuno è interessato, paradossalmente, a...
Anche solo ad ascoltare un soluzione …
Per avere una quantificazione di quanto sia scarso l’interesse all’ascolto, abbiamo avviato un esperimento.
Abbiamo mandato il mese scorso a tutte le Associazioni industriali, territoriali o di categoria, un documento che descrive nel dettaglio quale è la funzione dei nuovi linguaggi progettuali, quali possono essere. E’ un documento frutto di un progetto di ricerca internazionale: non è la nostra opinione, ma è la sintesi della più avanzata cultura strategica e sistemica internazionale. La proposta è operativa e non richiede investimenti. Ora, appena sono noti di dati della produzione industriale, pubblichiamo questo post e lo faremo avere agli stessi interlocutori.
Ma siamo in vacanza, ci si può obiettare. Contro obiettiamo: una situazione come quella attuale dovrebbe impedire ad una classe dirigente responsabile anche solo ipotizzare una vacanza.
Poi vi informeremo di quale “redemption di ascolto” abbiamo conseguito …


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