"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

giovedì 1 novembre 2012

Il nuovo Piano Industriale FIAT … ... come lo avrebbe scritto un manager degli anni ‘60


di
Francesco Zanotti

Le conoscenze e le metodologie di strategia d’impresa sono gli strumenti fondamentali per disegnare un “Piano industriale”. L’utilizzo di conoscenze banali produce piani banali. Al contrario, i piani sono tanto più affidabili tanto più utilizzano conoscenze e metodologie avanzate di strategia d’impresa.
Bene, il Piano industriale di FIAT è stato scritto con le conoscenze e le metodologie d’impresa disponibili negli anni ’60 e figlie di una stagione industriale, sociale e culturale ben diversa dall'attuale  E questa “scelta” fa sì che esso manchi di contenuti che, invece, sono essenziali.
Quali? In realtà solo tantissimi. Ne cito solo tre.
Per prima cosa manca totalmente l’esplicitazione della visione della società prossima ventura che ha FIAT. Questa visione è forse l’indizio più rilevante di quanto FIAT sia in grado di costruire il business dell’auto prossimo venturo. Se la FIAT non esprime alcuna visione …
La seconda è che non vi è alcun accenno al posizionamento strategico delle diverse unità di business (in realtà occorrerebbe una ben più precisa definizione delle unità di business). Il posizionamento strategico non è il posizionamento competitivo, ovviamente.  Non mi dilungo nel descrivere la differenza che dovrebbe essere nota a tutti coloro che a, diverso titolo, hanno la responsabilità delle strategia delle imprese, piccole o grandi, manifatturiere, di servizi o finanziarie che siano. Dico solo che senza l’esplicitazione del posizionamento strategico non si può fare alcuna previsione (che non sia una qualche strampalata estrapolazione) della capacità futura di produrre cassa.
La terza è che non si dice come il Piano sia nato. E’ un’informazione importante perché essa permette di “misurare” quanto conflittuale sarà il clima futuro nelle diverse fabbriche. Certo un clima conflittuale non aiuta né a produrre cose nuove né a produrle meglio. Altrettanto certamente, un coinvolgimento zero nel disegno del Piano industriale è la miglior scelta per aumentare il livello di conflitto.
Conclusioni? Credo che le più “concrete” siano evidenti … Una più generale: per costruire un nuovo sviluppo non servono riforme, serve conoscenza … nella fattispecie, una nuova conoscenza strategico-organizzativa.

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