"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

mercoledì 1 maggio 2013

Un Primo maggio purtroppo solo ridistributivo


di
Francesco Zanotti

Oggi Primo maggio: il lavoro.
Ascoltiamo la voce di Confindustria: pagamenti della pubblica Amministrazione, riduzione del costo del lavoro, investimenti in infrastrutture.
Ascoltiamo Susanna Camusso: redistribuiamo!
Ascoltiamo gli artigiani: facilitiamo il credito.
Bene supponete che tutti queste richieste vengano esaudite. Ipotesi quasi impossibile anche perché Confindustria vuole grandi infrastrutture e Camusso vuole ristrutturare città e territorio. Ma supponete anche che la BCE garantisca a tutti liquidità per tutto.
Ecco io credo che non avremo ancora risolto nulla.
Il problema è che una parte crescente del nostro sistema industriale costruisce prodotti che non hanno più storia e li produce consumando risorse naturali in modo insostenibile. Una crescente parte del nostro sistema industriale non produce più valore economico, sociale, culturale, ambientale. Conseguentemente, rischia di perdere senso tutto il sistema di servizi che lo supporta e lo Stato che si nutre del valore prodotto dalle imprese industriali e di servizi.
Allora, mentre si cerca di fare tutte le cose che tutti desiderano, occorre avviare un grande sforzo progettuale ed ogni livello. E perché non sia uno sforzo vano, occorre fornire a tutti i “progettatori” (cioè proprio a tutti i cittadini) nuove risorse di conoscenza. Perché la progettualità attuale è solo capace di rivendicazioni. Che, anche se giustissime, non bastano.
Lo dico più esplicitamente: è la classe dirigente politica, imprenditoriale e sindacale che si deve dotare di nuove risorse cognitive. 

2 commenti:

  1. Non guardare il tuo portafoglio ma fuori dalla finestra. Immagina un mondo più bello e realizzalo. Gonfierai il portafoglio di soldi e, ciò che più conta, il cuore di soddisfazione.

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  2. La classe dirigente politica, imprenditoriale e sindacale si deve dotare di nuove risorse cognitive.
    Cosa significa, in pratica?
    Come si fa?
    Chi lo fa?

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