"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

mercoledì 26 giugno 2013

Saipem: ci voleva poco a prevederlo

di
Luciano Martinoli


Il 24 Aprile 2013 Saipem rilascia il suo piano strategico. Pochi giorni fa, ovvero dopo soli due mesi, all'annuncio del secondo profit warning, gli investitori fuggono dal titolo facendolo crollare del 29%.
Tra i due eventi il nostro Rating del business plan dell'azienda che evidenziava fin dall'inizio insufficiente descrizione del Posizionamento Strategico, dell'Algoritmo di previsione e conseguente poca fondatezza delle Previsioni Economico Finanziarie, giusto per citare le aree più carenti del piano. Nessuna critica di merito dunque, nè vanto di capacità divinatorie, semplicemente una evidenza di omissione di informazioni e/o loro livello qualitativo povero. Il Wall street Journal titola "la fiducia degli investitori non tornerà finchè non ci sarà la prova che il peggio è passato". Ma la prova che un "peggio" poteva accadere era nelle varie omissioni su temi chiavi di business. Sarebbe bastato osservare il nostro rating, disponibile su http://www.osservatoriobusinessplan.it/ per sentire puzza di bruciato e chiedere conto da subito del perchè di quelle omissioni, stimolare un dibattito sulle logiche poco rigorose, provocare una reazione costruttiva dell' l'azienda.

Noi continueremo a fornire stimoli e indicazioni in tal senso col il nostro Rating, giudicando in modo ancora più severo la scarsa completezza dei piani. Perchè riteniamo che il fornire questo stimolo sia un aiuto critico essenziale per lo sviluppo della singola azienda, quotata o meno, grande o piccola che sia, ma, ancor di più, l'unica strada per un nuovo sviluppo del nostro sistema industriale.  

Nessun commento:

Posta un commento