"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

martedì 30 luglio 2013

Ho già dato, adesso lasciatemi lavorare!

di
Luciano Martinoli


Sono sempre più frequenti gli annunci di pubblicazione dei bilanci di sostenibilità da parte delle grandi aziende.
Recentemente quello di A2A, qualche mese fa Terna.
Tutto bene, bravi, ma...
E' sorprendente che tali piani siano sempre rilasciati in momenti, e temo anche interlocutori, diversi da quelli economici. E viceversa.
Chi assiste a tali presentazioni sui bilanci di sostenibilità è invitato, e assiste (o si interessa), ai risultati economici dell'azienda? Si preoccupa di conoscere con quali soldi tale sostenibilità sarà "sostenuta" (o se tale sostenibilità produrrà risultati economici)? 
Qualcuno di questi signori è interessato, nel caso di A2A, che gli investimenti di 1,2 miliardi di euro, pur comunicati anche nel piano economico finanziario, produrranno ritorni economici?

E gli investitori istituzionali, o anche i semplici stakeholder, obbligazionisti e tutti coloro interessati alle attività economiche dell'azienda, presenziano tali eventi sul bilancio della sostenibilità? Sono interessati a come i loro soldi vengono impiegati? In che modo "sostenibile" producono, o non producono per colpa della "sostenibilità", quelle prestazioni economiche che si aspettano?
Proprio nel caso specifico di A2A, il nostro rapporto sul Rating Business Plan (documento che dovrebbe contenere tutto ciò che l'azienda vorrà fare e come questo "tutto" generi i risultati economici, finanziari e patrimoniali) fornisce chiare indicazioni a riguardo. A fronte di uno striminzito "5" di valutazione sulla "Vision", misura in questo caso della "miopia" sul contesto di business (nella quale il tema ambientale pure era vagamente trattato), nella "Mission" (cosa voglio fare nel contesto che vedo) "l'Ambiente" scompare, non è un tema di "Business", viene considerato "altro". E come tale, guarda caso, viene trattato: con un "altro" documento, rilasciato in "altro" momento ad "altri" interlocutori.

Fin quando questa miopia non verrà sanata, questa schizofrenia non verrà ricomposta, la pubblicazione e l'impegno sulla "sostenibilità" suoneranno sempre di più come un dazio, sgradito ma dovuto, che le aziende pagano in aggiunta alle necessità di business vere e proprie. Vi è una endemica incapacità ad allargare il concetto di "Business" a dimensioni diverse da quelle economiche, come se gli affari si conducessero in un luogo diverso dal pianeta Terra abitato da umani che sono interessati a molte altre cose oltre alle prestazioni economiche.
Insomma la pubblicazione di tali piani suona un po' così: ragazzi, con questo vi faccio vedere che ho già dato, adesso, per favore, fatemi fare le cose serie, devo lavorare!

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