"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

sabato 17 agosto 2013

Sussurri e grida …

di
Francesco Zanotti
Aumenta il PIL dell’Eurozona di pochi decimi … La domanda (sussurrata): ma siamo sicuri di avere strumenti di rilevazione così precisi da apprezzare decimi di punto? La risposta (gridata): ma certo che no! Ed allora di cosa stiamo parlando?
Poi, come tutti sanno, nel calcolo del PIL si mette anche la spesa pubblica. La domanda (sussurrata): ma non è che l’amento del PIL si dovuto forse ad un aumento delle spesa pubblica? Qualcuno sussurra di sì. Se così fosse, non illudiamoci. Ecco la nostra reazione urlata (cioè proclamata da tutti come necessaria): contribuiremo noi a eliminare questo tipo di ripresa con la “Spending review” con la quale ridurremo la spesa pubblica e, quindi, il PIL. Ma allora, ci stiamo auto prendendo in giro: dichiarando due obiettivi conflittuali (aumento del PIL e diminuzione della spesa pubblica)? Mi si potrebbe rispondere: ma aumenteremo ancora di più altre componenti del PIL: consumi, investimenti, saldo commerciale con l’estero? Ma di quanto dovranno aumentare queste voci per controbilanciare (non ancora superare) la desiderata riduzione della spesa pubblica? Anche tenendo conto che il ridurre la spesa pubblica significa, alla fine; rendere disponibili meno risorse per consumi e investimenti.

Il grido finale: abbiamo costruito parametri di riferimento che costituiscono una gabbia quasi insormontabile di contraddizioni. Uno splendido contributo al non capire nulla e allo sviluppo di politiche contraddittorie e generatrici di crisi.

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