"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

mercoledì 5 febbraio 2014

Il Sole 24 Ore, le crisi d’impresa, le guerre tra i poveri e la conoscenza

di
Francesco Zanotti


Di fronte ad una crisi di impresa le alternative sono due. La prima è quella di considerare la crisi come una occasione per riprogettare l’identità strategica dell’impresa. Se una impresa è in crisi è perché non produce cassa. Se non produce cassa significa che la sua identità strategica è debole. La soluzione è, appunto, la riprogettazione dell’identità strategica dell’impresa.
L’altra alternativa è quella di accettare l’ineluttabilità della crisi e di disciplinare la guerra tra i poveri che questa crisi inevitabilmente scatena.
Il Sole 24 Ore ha scelto la seconda via. Se leggete l’inserto oggi del Sole 24 0re La crisi di impresa vedete che parla di come disciplinare la lotta tra tutti coloro che vantano crediti verso l’impresa.
Non vi è mai citata la parola strategia. Non vi è mai citata l’espressione “progettualità strategica”. Non vengono mai citate le conoscenze e le metodologie di strategia d’impresa che servono a sviluppare progettualità strategica e a valutare i prodotti della progettualità strategica: i Progetti strategici, i business plan, i piani industriali … chiamateli come volete.
Si parla, è vero, di Piani che devo dare credibilità ad un eventuale ipotesi di continuità aziendale. Ma si tratta solo di budget di costi che, avendo come riferimento la “continuità aziendale” sono all'opposto della rivoluzione strategica aziendale.

Questo episodio editoriale è una ulteriore dimostrazione che stiamo vivendo una crisi cognitiva. La nostra classe dirigente, nel suo complesso, manca delle conoscenze e delle metodologie necessarie a costruire sviluppo. Ci rimane la retorica dello sviluppo: diamoci da fare con nuova lena … Ma senza dire come. 

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