"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

venerdì 25 luglio 2014

La nuova Sabatini è una droga?

di
Francesco Zanotti



Rubo questa metafora al mio amico Luciano Martinoli … E’ proprio adatta ...
Si sta cercando di dare una mano (soprattutto alle PMI) a rinnovare le loro strutture produttive.
Ma perché dico che fare questo rischia di essere come drogare le imprese?
Come ho scritto altrove, noi viviamo una crisi da noia: i prodotti (ma anche i servizi) tipici della società industriale stanno perdendo di interesse. Allora la sfida non è produrre meglio. E’ produrre cose radicalmente diverse.
Se si rinnovano gli impianti per continuare a produrre le “cose” di prima, rischiamo che quei capannoni abbandonati di cui dicevamo in un post passato siano anche pieni di costose macchine. Nuove, ma inutili perché destinate a produrre cose che la gente non compra più.
Prima di dare finanziamenti alle imprese per rinnovare gli impianti occorrerebbe chiedere alle stesse imprese un Business Plan che dimostri che grazie a questi impianti l’impresa aumenterà la sua capacità di generare cassa.
Ed occorre dare loro risorse cognitive per riuscire a “scrivere” Business Plan realmente rivoluzionari. E non solo fare piani di ammortamento di impianti tanto lucenti quanto, nella maggior parte dei casi, inutili.

Sì davvero una droga. Perché, come la droga, i finanziamenti destinati, al massimo, a far sopravvivere qualche mese in più diventano sempre più urgenti e ne servono di sempre più grandi.

1 commento:

  1. Aggiungo alla già ottima breve analisi che servirebbe una Sabatini per sviluppare le idee, senza queste non riusciamo a creare prodotti che producono cassa e saturano gli impianti eventualmente acquistati con la Sabatini "macchine" .

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