"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

domenica 3 agosto 2014

Allarme sui bond …

di
Francesco Zanotti


Oggi sul Sole 24 Ore vi è una paginata intera, con l’articolo principale di Morya Longo, che paventa il fatto che il mercato secondario dei bond diventi illiquido.
Secondo me il rischio maggiore è, mi si lasci dire così, nel mercato primario. Intendo dire che la maggior preoccupazione dovrebbe essere il fatto che le imprese che emettono bond non sappiano rimborsarli alla scadenza. Il fatto di concentrare l’attenzione sul mercato secondario impedisce di ragionare sulla capacità di restituzione del debito degli emettitori. Senza dirlo, forse anche senza pensarlo, si è tranquilli che la restituzione di una emissione possa essere finanziata con un’altra.
Ora se la capacità di generare cassa delle imprese cala, questa dimenticata attenzione ai fondamentali (il fatto che le imprese con i soldi prestati finanzieranno azioni che permetteranno loro di aumentare la loro capacità di generare cassa) porterà ad una bolla sostanziale. Le imprese dovranno aumentare sempre di più un indebitamento che potrà essere scambiato quanto si vuole, ma, prima o poi, accadrà che qualcuna di questa imprese rivelerà palesemente la sua incapacità di onorare il debito. Ed allora il castello del secondario crollerà come il classico castello di carte.

Ora, la capacità futura di generare cassa delle imprese la si legge nei loro Business Plan. E’ possibile farsene una idea molto precisa valutando la qualità del loro Business Plan …
Se guardate ai Business Plan delle più importanti Società emettitrici di bond, vi verrà la tremarella. Ma non perché i loro bond non vengono scambiati. Ma perché le loro stesse previsioni sulla loro capacità di aumentare la generazione di cassa sono preoccupanti.

Dobbiamo assolutamente superare l’autoreferenzialità dei mercati finanziari. Dobbiamo ridurre il ruolo delle analisi tecniche e tornare ad occuparci di analisi fondamentale. Ovviamente con strumenti molto diversi dal passato, come ad esempio, il Ratingdei Business Plan.


2 commenti:

  1. qualcuno afferma che i mini bond non decolleranno mai perchè chi sottoscrive il mini bond percepisce un interesse non elevatissimo e corre gli stessi rischi di mancato rimborso di un investimento in equity, senza però avere il vantaggio della vendita dell'equity a fine investimento e quindi del beneficio di una elevata redditività

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  2. E' difficile creare cassa, bisogna avere una idea giusta ovvero che si venda, sapere produrla ottimizzando i costi e non di poco conto farsi pagare... Trasferire dei titoli finanziari, pur rispettando chi studia ogni santo giorno grafici e dati, è molto più semplice lo è talmente che molti hanno abbandonato le fatiche creative per questo mondo neanche più fatto di carta ma di soli bit. La Apple dimostra che un azienda manifatturiera (la quota di hardware è la preponderante) può produrre tantissima cassa, tanta che ti puoi permettere di tenerla al sicuro ed affidarti al debito solo per convenienza fiscale. Succedeva anche da noi ma ora è svanito tutto... Se la banca non ti da soldi una ragione ci sarà, se sei costretto a rivolgerti ai bond in conseguenza del rifiuto delle banche chi se li compra sa di correre un rischio altissimo.... altro che venderli e rivenderli...

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