"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

martedì 6 ottobre 2015

La sciocca metafora della dimensione

di
Francesco Zanotti

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Due titoli del Corriere di oggi …
Primo titolo, pag. 21 (che riferisce una idea di Marina Berlusconi): “Contro la crisi occorre essere grandi”.
Secondo titolo (è un sottotitolo in realtà) di un articolo nella Cronaca di Milano, pag. 7: “Conduzione familiare, pochi dipendentie tanta esportazione. Il modello vincente delle aziende attive sui grandimercati.”.

Che dire?
Quello che ripetiamo da anni: è una stupidaggine strategica la tesi di Marina Berlusconi. Non è supportata da nessuna teoria e neanche da nessuna verifica sperimentale.

E’ una vecchia tesi che deriva dal fenomeno della curva di esperienza: più si produce meno costa produrre, meglio si produce. Oggi questi discorsi sono del tutto privi di fondamento. E’ rimasta nella vulgata manageriale che nessuno si perita di verificare. Tanto, si pensa, la conoscenza è inutile, basta la bravura dei manager. E se le cose vanno male è sempre colpa di altri: dei mercati che sono diventati cattivi (come dice l’AD di Airfrance-KLM) o dei dipendenti che fanno casino come ha sperimentato il Direttore del Personale della stessa Airfrance-KLM.


Quello che servirebbe sarebbe un grande sforzo di nuova progettualità strategica, profondamente partecipata che utilizzi nuove conoscenze strategiche. Ma perché dovrebbe studiare un manager che deve essere bravo solo a vendersi come bravo? Il millantato credito è meglio del duro studio per acquisire nuova conoscenza.

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