"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

giovedì 15 ottobre 2015

Megafusioni: L'inizio della fine?

Colonne d'Ercole

Oltre lo stretto di Gibilterra alla ricerca di "fondamentali"
dell'economia e della finanza migliori (o uguali?).

di
Luciano Martinoli


Sono stati riportati anche dai giornali nazionali le due megafusioni per un totale di 170 miliardi di dollari. Parliamo di Dell-EMC e Anheuser-Busch Inbev-SABMiller.
Andrew Ross Sorkin, dalle pagine virtuali di Dealbook (rubrica elettronica del New York Times), mette in guardia, molto correttamente, sui possibili entusiasmi: Più che un segnale di "mercato debole" siamo di fronte ad una "debolezza dei fondamentali".
Infatti questi due deal la dicono lunga sulle forze in atto al lavoro nell'economia.

"Le grandi aziende che hanno tagliato le loro strade alla profittabilità per diversi anni passati hanno esaurito i costi da tagliare. Allora cosa fanno? Si mettono insieme per tagliare ancora più costi."

Alla faccia della "crescita" e dello "sviluppo"!

Meg Whitman, capo di HP, coglie l'occasione per una frecciata al nuovo concorrente (da quale pulpito...): 

"Per ripagare l'interesse di 50 miliardi che la nuova azienda avrà nel suo bilancio, Dell dovrà pagare circa 2,5 miliardi di dollari all'anno di interessi... soldi sottratti alla ricerca e ad altre attività critiche per il business."

Come dargli torto?

La follia della finanza però, e dei suoi "consulenti", la vede in modo contrario.
Moody's sta pianificando di migliorare il debito di Dell basato su questo deal: "Nonostante il significativo incremento del debito, il profilo globale di credito di Dell verrà migliorato con l'acquisizione di EMC, una fusione che creerà la più grande azienda privata tecnologica al mondo dal punto di vista dei ricavi."
I ricavi!
Questi signori pensano ancora che gli interessi, ma anche gli stipendi, le materie prime, le campagne di marketing ecc., si paghino con i ricavi e non con i dollari!
O, come ricorda spesso Warren Buffet ironicamente, i manager pensano che gli investimenti li paghi "la fatina dei dentini"?

Queste aziende sono sotto assedio: Dell perde ricavi e margini, i colossi della birra vedono erodersi fette di mercato da parte delle micro-birrerie. Non hanno capito, come tante altre, che la trasformazione di cui hanno bisogno è un vero e proprio "ringiovanimento" del proprio profilo strategico. Un vero e proprio "re-start-up", unica opzione per ridestare l'interesse di mercati annoiati dalla solita offerta. 
Ma sopratutto non hanno capito, e con loro la finanza, che "ingrassare" non fa "ringiovanire"!

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