"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

martedì 3 novembre 2015

Business Plan, estetica e generazione di cassa

di
Francesco Zanotti

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Cosa è la cultura d’impresa?
Vi è una cultura informale che è costituita dalle risorse cognitive (le idee) delle singole persone. E’ inconoscibile, ma utilizzabile. Anzi, utilizzata: è alla base delle scelte comportamentali delle persone stesse. Questo insieme di culture ha risonanze comuni che sono i tradizionali manufatti antropologici: riti, miti, etc.
Poi vi è una cultura formale che è costituita dai manufatti fisici: gli stabilimenti, gli uffici e tutto quello che contengono.
E, da ultimo, vi sono i manufatti documentali. Essi rappresentano la cultura esplicita e visibile dell’impresa.
Di cosa parla una cultura? Parla di cosa è oggi l’impresa e di cosa vuole essere nel futuro. E’ la storia e il romanzo del futuro dell’impresa.
Allora il Business Plan deve essere il manufatto che contiene la cultura dell’impresa.
Il Business Plan deve essere alto, forte e bello. Gli “elementi” della cultura vengono giudicati esteticamente.
Il Business Plan deve essere un’opera d’arte. Deve essere letto con il piacere con cui si leggono capolavori letterari. Deve risuonare con gli altri elementi della cultura perché anch’essi siano opere d’arte.
Ad esempio, perché diventino sculture emozionanti gli ambienti e le tecnologie. Gli ingegneri come scultori tecnologici. Ad esempio, ancora, perché le persone diventino opere d‘arte esistenziali che arricchiscano la vita della società tutta.

Per chi volesse approfondire

La qualità delle opere d’arte ha bisogno di linguaggi sofisticati … Un modello di Business Plan implicito e banale non può generare Business Plan opere d’arte.

Chi “scrive” il Business Plan?
Gli “elementi” della cultura hanno interrelazioni che, tecnicamente, si possono definire: accoppiamento strutturale. Più semplicemente, non sono l’una l’immagine speculare dell’altra, ma sono come le immagini di uno specchio deformato. Un solo esempio: il mondo delle idee (risorse cognitive) e l’insieme dei comportamenti delle persone.  I comportamenti non sono l’esatta applicazione delle idee delle persone, i comportamenti non sono lo specchio delle idee delle persone nel mondo. Sono, certamente, una applicazione delle idee delle persone, ma “distorte” dal contesto in cui si queste idee si vogliono mettere in pratica.
Anche il Business Plan risuona con le risorse cognitive delle persone e con gli altri “elementi” della cultura. Come far sì che il Business Plan non sia “bello e impossibile”?  Che non venga “deformato” dai comportamenti fino a renderlo irriconoscibile?
Occorre che scrivano il Business Plan tutti coloro che lo dovranno tradurre in comportamenti.

Conclusione.
Un Business Plan deve essere scritto utilizzando il miglior modello di Business Plan esistente.
Deve essere scritto da coloro che lo realizzano.
Deve essere scritto e riscritto fino a quando non diventa un’opera d’arte che descrive il cammino di una impresa che essa stessa deve diventare un’opera d’arte.
Perché solo un’impresa opera d’arte riesce a generare cassa.


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