"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

domenica 10 luglio 2016

Banche da mantenere o imprenditorialità da rilanciare?

di
Francesco Zanotti

Risultati immagini per circolo virtuoso

E’ inutile girarci intorno: le dobbiamo ricapitalizzare con soldi pubblici. Che poi si trovi qualche foglia di fico per non parlare di intervento pubblico, poco importa. Sta di fatto che le banche da sole non ce la fanno.
Contemporaneamente, Marco Rivelli nel suo “Non ti riconosco. Un viaggio eretico nell’Italia che cambia” rivela che la radice della crisi o della prosperità delle banche, le imprese, si stanno spegnendo anch’esse. Ciò vuol dire che se anche liberiamo le banche dalle sofferenze si riformeranno.
Allora dobbiamo ripartire dalle imprese perché riattivino una nuova imprenditorialità. Ma come si fa? Fornendo alle imprese nuove conoscenze progettuali: le conoscenze e le metodologie di strategia d’impresa. Né sussidi, né tecnologie, ma conoscenze e metodologie di strategia d’impresa. E chi gliele fornirà? Beh solo le banche possono farlo, acquisendo esse per prime conoscenze e metodologie di strategia d’impresa. Così riusciranno a diventare parte attiva del proprio e dell’altrui (i clienti) sviluppo. Si chiama “circolo virtuoso” e, come tutti i circoli virtuosi, viene nutrito dalla conoscenza e non dai soldi.


Nessun commento:

Posta un commento