"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

martedì 19 luglio 2016

L’insensatezza del ridurre i costi

di
Francesco Zanotti

Risultati immagini per spending review,

La Presidente della Camera oggi alla Cerimonia così detta “del ventaglio” si è vantata di aver ridotto le spese della Camera. Ma non si è chiesta che effetto ha avuto questa riduzione delle spese? Innanzitutto, un gruppo di cittadini (quelli che vendevano i  beni o servizi tagliati) ha ridotto i suoi introiti. Poi, a catena, li hanno ridotti i loro fornitori.
Insomma, se lo Stato riduce le sue spese fa un’opera recessiva. Senza tener conto che la spesa pubblica è un addendo positivo del PIL: se la si riduce, si riduce anche il PIL.
Ma non bisogna sprecare! Certo, ma come si fa a sapere se una spesa è uno spreco? Perché lo fosse occorrerebbe che qualcuno buttasse via i soldi che ha ricevuto in cambio dei prodotti o servizi che ha erogato. Ma questo non accade. Quell’ammontare di denaro, che viene considerato uno spreco a livello di singola amministrazione pubblica e che può essere risparmiato, può, invece, diventare risorse di investimento nella collettività in modi imprevedibili.

Un analogo discorso vale a livello di impresa. Ne parlerò in un futuro post.

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