"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

lunedì 13 giugno 2011

Santa Margherita, il Vescovo, la Sony e le conoscenze di strategia

di
Francesco Zanotti

Ieri In prima pagina sul Sole 24 vi era un articolo di S.E. Rev.ma Mons. Bruno Forte,  Arcivescovo di Chieti e Vasto. Ma cosa c’entra con il Convegno di Santa Margherita e, di più, con la Sony e le conoscenze di strategia d’impresa? C’entra per tutti coloro che hanno voglia di costruire un nuovo sviluppo non solo sostenibile, ma etico ed estetico.

Comincio dalle parole dell’Arcivescovo. Ne faccio una lettura laica, ovviamente sminuendone il significato, ma basta ed avanza. Se, poi, qualcuno ci volesse aggiungere Dio …

Le parole dell’Arcivescovo, allora. Citate non proprio alla “letterissima”, ma credo fedelmente, con una aggiunta di cui dirò dopo.

“L’imprenditore deve mantenere alta la tensione fra il ‘già’ e il ‘non ancora’ “.
E ancora: “L’imprenditore deve essere coscienza critica della prassi in nome della permanente ulteriorità del mondo che deve venire”.
L’imprenditore, insomma, come profeta di nuovi mondi, mai soddisfatto del presente.

“L’imprenditore che si apre alla più profonda qualità della vita”. L’imprenditore, insomma, che dimostra che il mondo che immagina genererà un salto di qualità nella vita umana e che lo persegue proprio per quello.

“Uno sforzo collettivo che ispiri un nuovo ordine mondiale”. Nel nostro piccolo, l’imprenditorialità di popolo che ha costruito, sulle macerie della guerra il nostro Paese.

“L’imprenditore che coniuga efficacemente logos e ethos”. Richiamo un articolo di Affari e Finanza di qualche tempo fa dove si parlava della noiosità dei Piani strategici delle banche, ricordo a tutti la banalità degli Information Memorandum che vengono usati nel mondo della finanza, costituiti da miriadi di fogli excel e da una descrizione da brochure commerciale dell’impresa in oggetto. Richiamo le mille scienze, naturali ed umane, che descrivono la stretta necessità di collegare logos ed ethos per costruire significato, anche commerciale. A questo proposito metto a disposizione di chi lo richiedesse un  paper scritto da me e da Stephen Cummings , docente di strategia alla Victoria Management School (Nuova Zelanda,) dal titolo “Ethos as a new strategic resource”.

Da ultimo, una citazione dell’Arcivescovo: una frase di Antoine de Saint-Exupery “Se vuoi costruire una nave non radunare gli uomini per raccogliere il legno, distribuire i compiti e dar ordini, ma insegna loro la nostalgia del mare, ampio ed infinito”. Padri, quando lasciate l’azienda ai figli, non insegnate loro qualche tecnica contabile o commerciale, insegnate loro la passione e la forza dei sogni.

Questo è l’articolo dell’Arcivescovo. Vi rivelo l’aggiunta che ho fatto alle sue parole: ho aggiunto la parola imprenditore. L’ Arcivescovo non l’ha usata, ma ci sta così bene …

E dimostra  che ho fatto bene a fare questa aggiunta il “Foundation Prospectus” della Sony, datato maggio 1946 che potete trovare nel sito della Sony all’indirizzo: http://www.sony.net/SonyInfo/CorporateInfo/History/prospectus.html.

E’ la dichiarazione appassionata di chi vuole ricostruire, attraverso le competenze tecnologiche, la gioia dell’innovazione e del bello del Giappone dopo la guerra. E chiama a raccolta un popolo che ha la stessa voglia.

Dopo aver ascoltato le parole dell’Arcivescovo in una mia interpretazione che, credo, suffragata dalla storia delle imprese di grande successo (non quelle che badano a sopravvivere) … andate a leggere le cronache degli interventi di Santa Margherita, partendo da quello del Ministro Tremonti. E decidete che tipo di imprenditori volete essere, che tipo di imprenditorialità volete promuovere …

Forse mi si potrà obiettare che l’ispirazione imprenditoriale è come il coraggio di manzoniana memoria “chi non ce l’ha non se lo può dare”. Non è vero! Io sto con il Cardinale Federigo: il coraggio può essere costruito, l’ispirazione imprenditoriale può essere raggiunta.
Come? Semplicemente con la conoscenza. Noi siamo le conoscenze (gli schemi mentali) di cui disponiamo. Oggi usiamo schemi mentali che parlano di battaglie competitive. E con questi schemi costruiamo competizione, quella competizione che poi ci uccide e ci costringe a vedere nello Stato l’ultimo rifugio.

Proviamo ad impadronirci di altri schemi. Proviamo ad usare tutte le conoscenze ed i modelli che ci vengono suggeriti dalle scienze naturali ed umane per comprendere il “funzionamento” dei sistemi complessi ed il modo di governarli. Essi permettono di costruire nuovi modelli e conoscenze di strategia d’impresa. Ritroveremo in queste conoscenze e questi modelli  lo spirito dell’Arcivescovo (con una forte tentazione verso Dio), lo spirito dei fondatori della Sony e lo spirito dei nostri padri che hanno costruito questo Paese. Scopriremo che lo spirito imprenditoriale dei nostri padri può essere addirittura moltiplicato costruendo quella nuova imprenditorialità “aumentata”, non solo economica, ma anche sociale, politica, istituzionale e culturale, che ci potrà permettere di costruire cieli nuovi ed una nuova terra.

Perché non cercare queste nuove conoscenze?

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