di
Francesco Zanotti
Oggi (16 febbraio 2011) è apparsa una pagina intera sul Sole 24 Ore sul tema della continuità aziendale. Tema chiave, ovviamente, per shareholders e stakeholders. Detta all’italiana: sia per i proprietari sia per tutti quelli che hanno a che fare con l’impresa. Non ultimi i risparmiatori che, alla fine, sono i veri fornitori di capitali sia di rischio che di debito.
L’ espressione “strategia d’impresa” ha due connotazioni.
La prima indica le scelte fondamentali che l’impresa deve compiere: dalla sua struttura strategica, al suo posizionamento imprenditoriale. Sono queste scelte fondamentali che decideranno della continuità aziendale.
La seconda indica tutti gli “strumenti” che è possibile usare per compiere scelte aziendali fondamentali e valutare che probabilità hanno queste scelte di generare nel futuro risultati.
Allora la strategia d’impresa, sia come insieme di scelte, sia come insieme di strumenti è la guida fondamentale per giudicare la continuità aziendale.
Bene, in tutta la pagina del Sole 24 Ore, la strategia d’impresa, né in un senso né nell’altro, viene citata.Per giudicare della continuità aziendale si usano i dati del passato. E se i dati sono in peggioramento, si comincia ad arricciare il naso.
Ovviamente questa impostazione ha senso solo in un ambiente stabile. In un ambiente in dinamico cambiamento è necessario, certo, considerare i risultati del passato, ma è necessario, soprattutto, usare gli strumenti di quel patrimonio di conoscenze che sono raccolte nell’espressione “strategia d’impresa” per compiere le scelte riguardanti il futuro e capire che probabilità hanno queste scelte di produrre risultati.
Perché questo sostanziale errore? Perché la cultura strategica non fa parte del bagaglio di competenze di tutti coloro che giudicano la continuità aziendale.
Allora, soprattutto quando si esce da un paio d’anni che hanno definitivamente dimostrato che ogni ambizione di continuità è destituita di ogni fondamento, è necessario che tutti coloro che hanno a che fare con la continuità aziendale acquisiscano ed usino le più avanzate conoscenze di strategia d’impresa.
La qualità delle conoscenze di strategia d’impresa utilizzate costituisce una misura dell’affidabilità dei giudizi che si emettono sulla continuità aziendale.
Noi abbiamo avviato un progetto di ricerca che ci ha portati a fare una raccolta di tutte le conoscenze di strategia d’impresa. Usando i modelli e le metafore della complessità ne abbiamo ricavato una sintesi migliorativa rispetto allo stato dell’arte disponibile e facilmente utilizzabile. E’ a disposizione di tutti coloro che vogliono usare la strategia d’impresa come strumento fondamentale per giudicare la continuità aziendale.
Il giorno 9 marzo 2011, presso la sede di Crescendoin Via Aurispa 7 a Milano, organizzeremo, dalle 09.00 alle 13.00, un seminario dal titolo “ Strumenti e conoscenze di strategia d’impresa per valutare la continuità aziendale”. La partecipazione è gratuita. Necessita solo una conferma alla dott.ssa Elena Ceribelli al numero di Crescendo (02 45479800) oppure via email e.ceribelli@cse-crescendo.com.
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