"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

martedì 15 aprile 2014

Le nuove nomine: un nuovo criterio di giudizio

di
Francesco Zanotti



Ma Renzi ha fatto o no una rivoluzione positiva nelle nomine dei vertici delle Società controllate dalla Stato?
Io non ho una riposta. Ho un solo una “unità di misura” per rispondere a questa domanda, un “oggetto da misurare” ed un “processo di misura”.

L’unità di misura: le conoscenze e le metodologie di strategia d’impresa. Quanto i nuovi vertici sanno delle conoscenze e delle metodologie di strategia d’impresa?

L’oggetto da misurare: il Business Plan. Cioè il progetto di futuro delle imprese. Quanto queste conoscenze e metodologie vengono usate nella redazione del Business Plan? E’ chiaro che se vengono utilizzate conoscenze e metodologie povere, si avranno Business Plan poveri.

Il processo di misura: l’assegnazione del Rating del Business Plan. Se il Rating è basso, allora significa che sono state usate conoscenze e metodologie di strategie d’impresa povere ed il Business Plan risultante è povero.

Noi abbiamo assegnato un Rating ai Business Plan delle società controllate dallo Stato che sono quotate. I Rating, assegnati nel 2013, non sono esaltanti. Quelli che stiamo assegnando quest’anno, pure. Vedremo se l’arrivo dei nuovi vertici cambierà radicalmente la qualità del Progetto di Futuro (il Business Plan) di queste imprese.

Conclusione: Renzi avrà fatto una rivoluzione positiva se cambierà radicalmente la qualità dei Progetti di Futuro delle imprese controllate dallo Stato.


Diamo sei mesi di tempo ai nuovi vertici per generare nuovi progetti di futuro?

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