di Cesare Sacerdoti
Il prossimo 26 ottobre IBM, in collaborazione con l'Università Bocconi, presenterà i risultati dello studio 2011 IBM GLOBAL CMO STUDY dal titolo “From Streched to Strenghtened”.
Si tratta di una ricerca condotta attraverso interviste con oltre 1700 direttori Marketing di tutto il mondo (64 paesi) e delle varie industries (Communications, Distribution, Financial Services, Industry, Public); una ricerca che ha sicuramente il merito di essere molto ampia (Jon Iwata sostiene, nella premessa, “noi crediamo che sia la più vasta ricerca di questo tipo, mai condotta”) e ringraziamo IBM di renderla pubblica.
Il problema che noi riscontriamo sta nei contenuti e in particolare nella visione del ruolo del Marketing che deriva proprio da quei manager che dovrebbero esaltarne potenzialità e capacità di incidere non solo sulle aziende di appartenenza, ma ancor più sul mondo che tali aziende contribuiscono, a volte in modo molto marcato, a costruire.
Già nella premessa, Jon Iwata riconosce che, coerentemente a quanto emerso sull’analoga ricerca condotta sui CEO (“Valorizzare la complessità” 2011) “ mercato e tecnologie sono le due forze esterne più potenti che influiscono sulle organizzazioni oggi ” e che questi due fattori “ guideranno il crescente livello di complessità nei prossimi cinque anni sul modo in cui vengono venduti non solo i prodotti servizi, ma tutte le dimensioni della organizzazione”.
E qui sorge il nostro dubbio: sono davvero mercato e tecnologie i fattori chiave per superare l'attuale crisi che, analizzandola bene, è solo una delle manifestazioni di una ecologia di crisi che sta vivendo la società industriale?