"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

giovedì 6 ottobre 2011

Steve Jobs: in memoria. Saliamo sulle spalle dei giganti

di
Francesco Zanotti


“Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore, orba di tanto spiro.”
Egli fu, ma la sua storia rimarrà nei nostri cuori.
E, però, non domandiamoci . “quando una simile orma di pie’ mortale” segnerà ancora le nostre terre, accompagnerà i nostri passi.

Oggi abbiamo bisogno di mille Steve Jobs. Persone, gruppi di persone capaci di costruire i segni della civiltà prossima ventura. Dobbiamo immaginare nuovi manufatti e nuovi modi di produzione; una nuova economia ed una nuova finanza; nuove citta, nuove infrastrutture e nuovi trasporti, nuove logiche di convivenza, nuove modalità di governo e nuove istituzioni.

Oggi possiamo e dobbiamo diventare tutti profeti di una nuova società. Il metodo ce l’ha insegnato un Signore dei bei tempi antichi, nato nel Natale del 1642: salite sulle spalle dei Giganti. Così anche se siete piccoli, vedrete più lontano dei Giganti stessi.

Salire sulle spalle dei giganti … Meglio: saliamo sulla montagna della conoscenza. La montagna di tutte le conoscenze che l’uomo ha prodotto e che rimangono, oggi, vette solitarie. Saliamo sulla montagna della conoscenza e vedremo i picchi e le valli di una nuova società.


Purtroppo le nostre classi dirigenti non hanno il tempo di salirci. Per evitare anche di guardare la montagna della conoscenza  costruiscono piccoli e sbilenchi piedestalli auto rappresentativi che li isolano solo dalla terra, ma non sono sufficienti per guardare un palmo al dì la del naso. Anche perché ai piedi della montagna abbiamo sollevato una grande polvere di mille conflitti animati da una cultura della lotta, della vittoria e della sconfitta.

Piantiamola di costruire piedestalli ridicoli: gli applausi che sentiamo da quei piccoli piedestalli sono solo di cortigiani o di media eccitati dal rumore dei conflitti.
Cominciamo, davvero, a scalare, in cordata, la montagna della conoscenza. A mano a mano che saliremo vedremo la polvere diradarsi (anche perché laggiù, nella vecchia landa della vecchia società, non ci sarà più nessuno a confliggere) e, sempre più sfavillantemente, apparire nuovi cieli ed una nuova terra.

Per gli imprenditori e i top managers (soprattutto delle banche) la conoscenza che permetterà loro di sollevarsi da quel polverone che si chiama competizione è costituita da tutti quei modelli e quelle metafore che sono rese disponibili da quella disciplina che si chiama strategia d’impresa. E’ una delle montagne meno frequentate, ma di più facile salita e dalla quale si vedono panorami vastissimi.

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