Della Valle e la conoscenza

di

Francesco Zanotti

f.zanotti@cse-crescendo.com; francesco.zanotti@gmail.com

Non potevamo esimerci dal commentare l’iniziativa di Diego Della Valle: una paginata sui principali quotidiani …

Non discuto che la politica dia una pessima immagine di se stessa. Contesto le ragioni. E sostengo che non è un problema di persone, ma di conoscenze. Le conoscenze che mancano, anche agli imprenditori socialmente sensibili come Della Valle.

Mi spiego: l’attuale modo di fare della politica è dovuto a dinamiche sistemiche, non a scelte progettuali volontarie. Meglio: sono l’espressione delle scelte progettuali possibili all’interno di un sistema autoreferenziale. Il fatto che la politica sia diventata un sistema autoreferenziale è dovuto alla scelta di voler applicare il modello della democrazia rappresentativa in una società complessa. Attenzione, non sto criticando la democrazia, ma solo individuando le conseguenze di volerne adottare una versione primitiva come la democrazia rappresentativa in una società complessa.

Per cambiare modo di fare politica non occorre cambiare le persone. Basta aggiungere loro una consapevolezza “sistemica”: conoscere quali sono i processi di chiusura autoreferenziale e come si sbloccano.

Anche troppi imprenditori si sono costruiti sistemi autoreferenziali intorno: si chiamano competizione. Tanto più badano al gioco della competizione tanto più le loro imprese perdono di senso. Occorre che la piantino di guardare ai competitors (poi bisognerebbe ricordare che i competitors non sono solo i concorrenti …),ma ritornino alla voglia ed al gusto di fare cose nuove. D’altra parte proprio Della Valle bada a fare scarpe belle … E per questo la sua azienda è eccellente.

Sarebbe importante spiegare anche agli imprenditori come ci si chiude nella competizione e come si può prevenire questa chiusura.

In sintesi: non è tanto un problema di persone, ma di conoscenze e metodologie che mancano. Purtroppo mancano e stiamo rischiando che continueranno a mancare, fino a che imprenditori, politici e banchieri considereranno un atto di lesa maestà ogni proposta volta a fornire loro conoscenze (e metodologie) che, certo non per colpa loro, non hanno.