Ma chi se ne importa: siamo in tutt’altre faccende affaccendati.
di
Francesco
Zanotti
Oggi il
Ministro Fornero ha dichiarato che in autunno sarà a rischio il futuro del
nostro sistema industriale. E le statistiche sembrano darle ragione. Mi
permetto di aggiungere che, conseguentemente, è problematico anche il futuro
del nostro sistema bancario: i debiti delle aziende che andranno in crisi si
trasformeranno in sofferenze.
Cosa
fare? Il Prof. Gross Pietro ci fornisce la sua ricetta sul Sole 24 Ore di oggi.
Riporto testualmente: “Il rimedio principale sta nelle mani delle parti sociali
e consiste nello sviluppo di produzioni più competitive e più ricercate dai
mercati … “.
La prima
osservazione è che, finalmente qualcuno ha il coraggio di evidenziare il
problema di fondo: dobbiamo riprogettare il nostro sistema industriale. Come è
da un po’ che andiamo predicando.
Ma dopo
nasce immediatamente una domanda: ma come fanno le parti sociali a sviluppare
produzioni più competitive e più ricercate dai mercati? Usando il nostro
linguaggio: come fanno gli attori sociali a riprogettare le imprese?
Noi
modestamente è da altrettanto tempo che proponiamo una soluzione: occorre
fornire alle imprese, alle parti sociali ed alle banche linguaggi progettuali e
valutativi nuovi.
Ma
purtroppo in un sistema industriale in crisi nessuno è interessato,
paradossalmente, a...
Anche
solo ad ascoltare un soluzione …
Per
avere una quantificazione di quanto sia scarso l’interesse all’ascolto, abbiamo
avviato un esperimento.
Abbiamo mandato il mese scorso a tutte le Associazioni industriali, territoriali o di categoria, un documento che descrive nel dettaglio quale è la funzione dei nuovi linguaggi progettuali, quali possono essere. E’ un documento frutto di un progetto di ricerca internazionale: non è la nostra opinione, ma è la sintesi della più avanzata cultura strategica e sistemica internazionale. La proposta è operativa e non richiede investimenti. Ora, appena sono noti di dati della produzione industriale, pubblichiamo questo post e lo faremo avere agli stessi interlocutori.
Abbiamo mandato il mese scorso a tutte le Associazioni industriali, territoriali o di categoria, un documento che descrive nel dettaglio quale è la funzione dei nuovi linguaggi progettuali, quali possono essere. E’ un documento frutto di un progetto di ricerca internazionale: non è la nostra opinione, ma è la sintesi della più avanzata cultura strategica e sistemica internazionale. La proposta è operativa e non richiede investimenti. Ora, appena sono noti di dati della produzione industriale, pubblichiamo questo post e lo faremo avere agli stessi interlocutori.
Ma siamo
in vacanza, ci si può obiettare. Contro obiettiamo: una situazione come quella
attuale dovrebbe impedire ad una classe dirigente responsabile anche solo
ipotizzare una vacanza.
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