di
Francesco Zanotti
Un matematico italiano,
Eugenio Calabi, nel 1954 in un Congresso ad Amsterdam, presenta quelle che
verranno chiamate varietà (o spazi) di Calabi-Yau.
Sono una classe di
miriadi di spazi possibili che vengono utilizzati dai fisici (all’interno della
teoria delle stringhe) per studiare quali universi siano possibili. Sembra che gli universi possibili siano 10 elevato a 500. Un "uno" seguito da 500 zeri …
Completo la premessa precedente
con una citazione: “Non siamo abituati al fatto che l’esistenza di cosmologi
sia un fattore significativo nella valutazione delle teorie cosmologiche” (Jonh
D. Barrow, Il libro degli universi, pag. 241). Anche in cosmologia (la scienza
che studia la cosa più grande che ci sia: l’Universo, riconosce che l’osservatore
è chiave …
Arriviamo alla
economia. Essa, invece, è fatta di leggi banali piovute dall’alto. Sono, oltre
che leggi banali, leggi trappola. Sono le leggi che costruiscono la crisi.
Esistono altre leggi
possibili. Rimanendo al suo interno, lo dimostra la proposta di Elinor Ostrom,
Premio Nobel per l’economia nel 2009 per i suoi studi sui Commons, commemorata
oggi nell’inserto culturale del Sole 24 Ore da Gloria Origgi.
Se usciamo dall’economia
e guardiamo ai mille e mille mondi possibili che Eugenio Calabi ha costruito,
se accettiamo di diventare veramente protagonisti come anche i cosmologi dichiarano
inevitabile, allora davvero possiamo costruire tutte le economie che vogliamo. Perché
non si comincia?
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