"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

giovedì 28 settembre 2017

La devastante crisi di Imprenditorialità


La recente, e da lungo annunciata, riduzione delle tasse in US è finalmente arrivata. Ma contrariamente a quanto si aspetta l'amministrazione Trump, con l'occhio sempre puntato alle classi lavoratrici che l'hanno votata, i benefici per questi ultimi potrebbero essere nulli. E non per fenomeni tecnico-fiscali ma per una causa più profonda: la "crisi di Imprenditorialità". Un campanello d'allarme anche per il nostro paese.

Era l'estate del 2004, ricorda il New York Times, quando il Congresso approvò una legge per favorire il rimpatrio di miliardi di dollari, messi da parte all'estero dalle multinazionali, abbassando l'aliquota fiscale dal 35% al al 5,25%. Lo scopo era quello di consentire alle stesse multinazionali di mantenere le loro promesse se la legge fosse passata: incrementare di 500.000 unità i posti di lavoro, fare investimenti, aumentare le attività di R&D.
Cosa accadde realmente?

lunedì 25 settembre 2017

Ingrassare gli investitori o l'Azienda?


Mentre Wall Street passa dal buy back di azioni ai dividendi, un gigante tecnologico persegue la vera via per aumentare il valore a lungo termine dell'azienda per tutti gli stakeholder.


E' notizia recente che l'uso della liquidità per il riacquisto di azioni proprie, che comporta un'artificiale rialzo tecnico del valore delle azioni, sia stato abbandonato da gran parte delle aziende di Wall Street a favore di erogazione di maggiori dividendi. Le motivazioni sembrano essere i valori troppo alti delle quotazioni. Colpisce però che queste risorse "faticano a trovare un impiego più nobile come potrebbero essere gli investimenti" come giustamente ricorda un articolo del sole24ore di qualche giorno fa, a conferma della diffusione di quel deficit di imprenditorialità già evidenziato nell'analisi di liquidità dei grandi gruppi tecnologici (post precedente).
Vi è però un'azienda che sta mostrando una via totalmente diversa: Amazon.

venerdì 22 settembre 2017

Le sette "sorellastre" socialmente poco utili


Le grandi aziende del Web hanno una produzione di cassa superiore addirittura alle "sette sorelle" del periodo d'oro del petrolio. Ma quale è il significato economico, e sopratutto sociale, del prevalente impiego di questa enorme mole di denaro in attività finanziarie?

La notizia non è proprio dell'ultima ora. Sono infatti diversi anni che Apple in testa seguita da Google, Facebook, Amazon e altre aziende tecnologiche impiegano il loro enormi flussi di cassa liberi, prodotti dalle attività caratteristiche, investendoli in attività finanziarie. Chiariamoci subito: nulla di male in tutto questo, non voglio innescare polemiche ideologiche contro il ricco di turno solo perchè fa soldi a palate. Il mio intento è quello di proporre alcune considerazioni sul significato di questo fenomeno per l'economia reale e per la società in generale.

giovedì 21 settembre 2017

Se manca il Governo, l'economia è senza governo?


Si pensa che la politica abbia un ruolo guida nei confronti dell'economia la quale, senza di essa, non sarebbe in grado di svilupparsi. Evidenze recenti in Olanda dimostrano il contrario.

E' di questi giorni la notizia che l'Olanda, senza Governo dal 15 marzo, prevede una crescita del Pil per quest'anno del 3,3% e del 2,5% nel 2018, quando il surplus raggiungerà lo 0,8% del Pil, il debito pubblico scenderà al 54,4% e la disoccupazione al 4,3%. 

Non è l'unico caso. Il Belgio a partire dal 2010 visse una crisi politica di 541 giorni consecutivi. Ciononostante mise a segno un +2% proprio quell'anno e replicò con analoga crescita l'anno successivo. 

lunedì 18 settembre 2017

Il senso complessivo di una IPO

di 
Luciano Martinoli


La struttura di una recente offerta pubblica di acquisto di azioni, al di là dell'interesse meramente finanziario per l'operazione, sollecita interrogativi sul suo significato sia per l'economia reale che, sopratutto, per la società in generale.

La IPO, ovvero Initial Public Offering è, secondo la definizione disponibile sul sito di Borsaitaliana, "lo strumento attraverso il quale una società ottiene la diffusione dei titoli tra il pubblico, che è requisito necessario per ottenere la quotazione dei propri titoli su un mercato regolamentato".
Dunque il primo passo per quotarsi in borsa.
Una recente IPO di una importante azienda italiana, di cui i giornali parlano da settimane, è l'occasione per alcuni riflessioni su questa tipologia di attività finanziarie.

giovedì 14 settembre 2017

Questa è l'Italia...

di
Luciano Martinoli


Uno degli sport nazionali, oltre il calcio, è l'autoflagellazione. Ma siamo proprio sicuri che gli altri paesi stiano meglio?

Consentitemi per una volta di fare una nota di metodo e non di merito. Riguarda lo sport italico di lamentarsi di qualsiasi cosa da noi non funzioni  evocando, con l'espressione finale "Questa è l'Italia", la rassegnata impossibilità di qualsiasi miglioramento; sottointendendo la differenza con altri paesi normali (se non paradisiaci). Uno di questi è senz'altro gli Stati Uniti d'America che l'immaginario collettivo vuole ancora come un paese efficiente, ricco di grandi imprese e con bassa tassazione.
Ma è davvero così?

giovedì 7 settembre 2017

L'eccesso di qualità non paga

di
Luciano Martinoli


La strategia del miglioramento continuo della qualità ha anch'essa un limite, come dimostra il caso di un'azienda farmaceutica. La ricerca continua del "senso" del prodotto o del servizio rimane la via maestra per mantenere vitale l'impresa.

Per quasi un secolo il gigante farmaceutico Novo Nordisk ha prosperato sul miglioramento qualitativo del suo principale prodotto, l'insulina, vendendolo ad un prezzo sempre più alto. Poi improvvisamente i servizi sanitari nazionali e le assicurazioni hanno deciso che il vecchio prodotto, più economico, era sufficientemente buono per lo scopo.