di
Francesco Zanotti
f.zanotti@cse-crescendo.com francesco.zanotti@gmail.com
Cosa deve contenere un Business Plan perché non sia solo la compilazione di format
“alieni” proposti da qualcuno, ma sia la storia del futuro che l’impresa vuole
costruire? Come bisogna fare per costruirlo?
Detto diversamente: quali contenuti deve avere e
come è cosa bisogna fare per svilupparli?
Per rispondere a questa domanda ho provato a
costruire qualche metafora … descrivo cosa e come bisogna fare attraverso
esempi, anche frivoli, ma penso chiarificatori.
E poi
tradurrò gli esempi scherzosi in un linguaggio più professionale ed operativo.
Adatta alla professione dell’imprenditore. Cominciamo con questa prima puntata:
il primo passo da fare …
Il primo passo nel redigere un Business Plan è
quello discoprire quale è il vostro punto di partenza.
Chiamiamolo “posizionamento strategico”.
Ma cosa è questo posizionamento strategico e
perché è così essenziale?
Ve lo spiego, appunto con un esempio, una
storiella, una metafora. Chiamatelo come volete.
Immaginate di indossare una maglietta leggera di
cotone e di trovarvi d’inverno nella tundra siberiana. Non trovate che questa
metafora descriva bene lo stato dell’economia così come appare oggi? Un posto
freddo e desolato.
Il vostro posizionamento strategico è disagevole
(molto) perché la vostra identità (la maglietta che indossate) non vi permette
di vivere (lavorare biologicamente) nell’ambiente in cui siete. Non riuscite a
generare sufficientemente calore per sopravvivere.
In termini tecnici, il vostro business o il
vostro portafoglio di business è collocato in industry che non permettono di
produrre la cassa (il calore) necessario a sopravvivere. E’ collocato in un
industry a bassa attrattività. Un ambiente che vi blocca nel gelo.
Per sopravvivere lì, senza cambiare la maglietta
(cioè senza cambiare identità) siete costretti ad andare in giro a raccogliere
qualche rametto per accendere un fuoco che, per altro, non vi permetterà una
vita biologica agevole. Solo una sopravvivenza un più lunga. Se poi siete in tanti ad essere in
mezzo alla tundra con magliette di cotone, allora sono guai. Dovere competere
per i legnetti. E o siete i più grandi e grossi, oppure non beccherete neanche
un legnetto. Sopravvivrete meno degli altri. Che, sul lungo termine, pure sono
destinati a non sopravvivere. Questa capacità di far legna più degli altri si
definisce “competitività”.
Allora il posizionamento strategico è
l’intrecciarsi di queste due “variabili”.
Esse vi rivelano se operate in un business a
bassa o alta attrattività. E vi dicono se di quella attrattività, poca o tanta
che sia, ve ne giovate voi o i vostri concorrenti.
Se scoprite che state veramente in mezzo alla
tundra siberiana con solo una maglietta di cotone, beh allora è il caso di fare
qualcosa …
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