di
Francesco Zanotti
Se leggete la pag. 4 del Sole 24O re di oggi, la risposta è: le cose vanno male. Soprattutto vanno male i Paesi emergenti che, però, sono un po’ la speranza di tutti. Dove andranno le esportazioni se questi Paesi non importeranno più? La metafora di sintesi dell’andar male potrebbe essere quella proposta da Roberto Da Rin: l’inquinatissima baia di Guanabara dove si terranno le gare acquatiche delle Olimpiadi 2016. La incerta (per non dire nulla speranza) che le cose possa volgere al bello è la conclusione dell’articolo di Paolo Sorrentino “… non sembra che le attuali ricette (politico-economiche) disponibili siano in grado di curare il malessere".
Se leggiamo la pagina precedente, dove si
analizza il monte utili delle Società degli indici FTSE Mib sembra che le cose
vadano a gonfie vele.
Contraddizione? No!
Innanzitutto non tutte questa società vanno
bene. Il caso peggiore è Saipem che perde nel 2014 920 milioni. (E’ un caso che
ci abbiano detto con orgoglio che loro non espongono un Business Plan?). Poi se
guardiamo le ragioni che spingono quelle che vanno bene, si trova una nicchia
di Società industriali che producono beni di consumo che vanno bene perché sono
nicchie di eccellenza. Ma non è con queste imprese che si sviluppano
occupazione e redditi.
Un significativo segnale per capire come vanno
le cose è quello delle banche che hanno migliorato tutte insieme. Questo significa
che i loro ricavi non dipendono da strategia “proattive” (altrimenti i
risultati non sarebbero omogenei), ma da contingenze favorevoli. Ad esempio: poche
svalutazioni dei crediti. Se fossero necessarie altre svalutazioni i conti
tornerebbero a soffrire. Ma saranno necessarie altre svalutazioni? Dipende da
come andrà il sistema delle imprese a cui hanno affidato i soldi. Questo sistema
non potrà certo andare bene in una economia mondiale come quella descritta
nella pagina dopo dello stesso giornale.
Quello delle banche è un segnale significativo perché
è generalizzabile, se guardate ai Business Plan delle società dell’Indice FTSE
Mib, vedrete che sono conservativo-difensivi. Cioè affermano esplicitamente che
i risultati dipendono da fattori esterni alle imprese. Dipendono dalle
contingenze dell’economia che nella pagina successiva è vista molto male.
La mia conclusione? Generalizzo quella di
Sorrentino: abbiamo una economia ed una società che stanno perdendo di senso.
Possiamo ricostruire sviluppo solo con una progettualità alta e forte che
immagini una nuova economia ed una nuova società.
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