"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

giovedì 22 marzo 2012

L’articolo 18: Giovanni, Francesco, Alì ..


Parlano dell’articolo 18 e io guardo in faccia a quello che chiamano “padrone”. Ma per me si chiama Giovanni ed abbiamo fatto le scuole elementari insieme, abbiamo conosciuto lo sbocciare dell’adolescenza, la follia della giovinezza, la forza della maturità … ed ora guardiamo i nostri capelli bianchi. Sì, lui è più ricco di me, ma è sempre Giovanni. E io per lui sono Francesco. Io ho confidato in lui e lui ha garantito la serenità di una vita, ma non perché c’era l’articolo 18. Perché io e mia moglie siamo suoi amici. Perchè sa che può confidare in me. Perchè quando lasciava l’azienda sapeva che io la curavo come se fosse la mia. E insieme a me anche Carlo, Giorgio, Walter (che oggi purtroppo non c’è più).
Ora, ci sono tanti Alì insieme ai Giovanni, ai Francesco, e a tutti gli altri. Ma dopo un primo disorientamento abbiamo capito che anche tutti gli Alì avevano bisogno di ... pane, amore e fantasia.
Ora ci guadiamo tutti i capelli bianchi e riviviamo la storia dell’esserci guardati negli occhi per una vita. Anche gli Alì hanno cominciato a guardarci negli occhi …
E tutti insieme guardiamo con sgomento al futuro. Ascoltiamo le battaglie intorno all’articolo 18 e non capiamo. “Giovanni, sappiamo che prima di licenziarci ti toglieresti il pane di bocca, ma come farai ora che quello che produciamo non interessa più a nessuno? Tu non hai più soldi oramai. Eri forse diverso, ma ora sei come noi. Le banche non ti danno più credito, a noi non l’hanno mai dato … cosa faremo?”
La soluzione la conosciamo. Forse ci costerà fatica, ma dobbiamo tornare a quel muretto dove la sera guardavamo i campi come se fossero il verde del nostro futuro. Dobbiamo tornare a quel muretto e ricominciare a sognare. Sarà la somma dei sogni di tutti i Giovanni, i Franceschi e gli Alì di queste nostre contrade che costruirà un nuovo mondo.
Sperando che tutti coloro che oggi dicono di difenderci, che ci chiedono di rinunciare al nostro “particulare” per un interesse generale che a noi sembra solo il loro “particolare” travestito, ci lascino il respiro necessario per avere sogni. Se non lo faranno ci ribelleremo perché non possiamo rinunciare al diritto di sederci su di un muretto che guarda campi di futuro … Anche se per noi è oramai tramonto …

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