Parlano dell’articolo
18 e io guardo in faccia a quello che chiamano “padrone”. Ma per me si chiama
Giovanni ed abbiamo fatto le scuole elementari insieme, abbiamo conosciuto lo
sbocciare dell’adolescenza, la follia della giovinezza, la forza della maturità
… ed ora guardiamo i nostri capelli bianchi. Sì, lui è più ricco di me, ma è
sempre Giovanni. E io per lui sono Francesco. Io ho confidato in lui e lui ha
garantito la serenità di una vita, ma non perché c’era l’articolo 18. Perché io
e mia moglie siamo suoi amici. Perchè sa che può confidare in me. Perchè quando
lasciava l’azienda sapeva che io la curavo come se fosse la mia. E insieme a me
anche Carlo, Giorgio, Walter (che oggi purtroppo non c’è più).
Ora, ci sono tanti Alì
insieme ai Giovanni, ai Francesco, e a tutti gli altri. Ma dopo un primo
disorientamento abbiamo capito che anche tutti gli Alì avevano bisogno di ...
pane, amore e fantasia.
Ora ci guadiamo tutti
i capelli bianchi e riviviamo la storia dell’esserci guardati negli occhi per
una vita. Anche gli Alì hanno cominciato a guardarci negli occhi …
E tutti insieme
guardiamo con sgomento al futuro. Ascoltiamo le battaglie intorno all’articolo
18 e non capiamo. “Giovanni, sappiamo che prima di licenziarci ti toglieresti
il pane di bocca, ma come farai ora che quello che produciamo non interessa più
a nessuno? Tu non hai più soldi oramai. Eri forse diverso, ma ora sei come noi.
Le banche non ti danno più credito, a noi non l’hanno mai dato … cosa faremo?”
La soluzione la
conosciamo. Forse ci costerà fatica, ma dobbiamo tornare a quel muretto dove la
sera guardavamo i campi come se fossero il verde del nostro futuro. Dobbiamo tornare
a quel muretto e ricominciare a sognare. Sarà la somma dei sogni di tutti i
Giovanni, i Franceschi e gli Alì di queste nostre contrade che costruirà un
nuovo mondo.
Sperando che tutti
coloro che oggi dicono di difenderci, che ci chiedono di rinunciare al nostro “particulare”
per un interesse generale che a noi sembra solo il loro “particolare”
travestito, ci lascino il respiro necessario per avere sogni. Se non lo faranno
ci ribelleremo perché non possiamo rinunciare al diritto di sederci su di un
muretto che guarda campi di futuro … Anche se per noi è oramai tramonto …
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