di
Francesco Zanotti
Dal
2008 il nostro sistema industriale ha perso circa 133 Mld di fatturato.
Le
ragioni? Riporto letteralmente “ … la prevalenza delle imprese del nostro Paese …
ha cercato di contenere il più possibile i ricavi rinunciando spesso a difendere
i margini”.
Come dice
Bricco, è una logica che rischia di indebolire finanziariamente le imprese: nel
2008 il debito finanziario delle imprese era 0,29 sul fatturato e oggi è 0,35 …
Ma andiamo
al di là … E qui l’analisi è mia … Perché le imprese hanno cercato di ridurre i
prezzi? Perché a troppe imprese è sembrato l’unica strategia possibile. Ed
ancora oggi sembra loro l’unica strategia possibile. Oggi, però non si possono
più ridurre i costi dell’impresa e si cerca di ridurre i costi generati dallo
Stato. Niente in contrario a cambiare lo Stato, ma occorre cambiare, prima e
urgentemente, l’impresa. Quando ci si sente costretti a rincorrere i concorrenti
nella riduzione dei prezzi … Dico rincorrere, non diventare più competitivi perché
una battaglia di prezzo non può avere vincitori … quando si rincorre i
concorrenti sul prezzo significa che, da un lato, quello che vende l’impresa
perde di interesse. E, dall'altro, che la stessa impresa non sa immaginare nulla
di nuovo.
Questo
è il vero problema: la conservazione strategica.
Occorre
avviare subito, invece della conservazione, una rivoluzione strategica. Che
nasce solo da un salto di qualità nella progettualità strategica. Questo salto
di qualità può avvenire solo se si forniranno alla nostre imprese non tanto soldi
per sopravvivere (che dovranno essere sempre più soldi per sopravvivere sempre
peggio), ma nuove risorse cognitive: nuove conoscenze e metodologie di
progettualità strategica. Dobbiamo convincercene: non stiamo vivendo una crisi
generata dai mercati finanziari. Noi stiamo vivendo una crisi di progettualità
che è, sostanzialmente, una crisi cognitiva.
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