di
Francesco Zanotti
Di fronte ad una crisi di impresa le alternative sono due. La prima è quella di considerare la crisi come una occasione per riprogettare l’identità strategica dell’impresa. Se una impresa è in crisi è perché non produce cassa. Se non produce cassa significa che la sua identità strategica è debole. La soluzione è, appunto, la riprogettazione dell’identità strategica dell’impresa.
L’altra
alternativa è quella di accettare l’ineluttabilità della crisi e di
disciplinare la guerra tra i poveri che questa crisi inevitabilmente scatena.
Il
Sole 24 Ore ha scelto la seconda via. Se leggete l’inserto oggi del Sole 24 0re La crisi di impresa vedete che parla di come disciplinare la lotta tra tutti
coloro che vantano crediti verso l’impresa.
Non
vi è mai citata la parola strategia. Non vi è mai citata l’espressione “progettualità
strategica”. Non vengono mai citate le conoscenze e le metodologie di strategia
d’impresa che servono a sviluppare progettualità strategica e a valutare i
prodotti della progettualità strategica: i Progetti strategici, i business
plan, i piani industriali … chiamateli come volete.
Si
parla, è vero, di Piani che devo dare credibilità ad un eventuale ipotesi di
continuità aziendale. Ma si tratta solo di budget di costi che, avendo come
riferimento la “continuità aziendale” sono all'opposto della rivoluzione
strategica aziendale.
Questo
episodio editoriale è una ulteriore dimostrazione che stiamo vivendo una crisi
cognitiva. La nostra classe dirigente, nel suo complesso, manca delle conoscenze
e delle metodologie necessarie a costruire sviluppo. Ci rimane la retorica
dello sviluppo: diamoci da fare con nuova lena … Ma senza dire come.
Nessun commento:
Posta un commento