di
Francesco Zanotti
Un articolo di Dario Di Vico su “Corriere
Economia” tratta del tema delle crisi d’imprese risolte dalla “Task Force”
denominata “Struttura crisi d’impresa” del MISE.
La domanda chiave che pone lo stesso Di Vico è: si
tratta di soluzioni palliative o di rilanci definitivi?
Per rispondere alla domanda occorrerebbe dare
una occhiata ai Business Plan che descrivono il progetto di rilancio. Ma di
Business Plan non si parla né nel testo di Di Vico, né nelle interviste dei due
esperti: uno che esprime un giudizio favorevole ed uno un giudizio dubbio.
Esiste, però, una indicazione preziosa nelle
parole di Claudio De Vincenti: “In molti casi il confronto con governo e
sindacati consente di scoprire opportunità che l’imprenditore non aveva
individuato da solo.”
A mio avviso queste parole possono essere l’embrione
di una possibile politica industriale: il salvataggio delle imprese passa da
una rivoluzione delle loro identità strategica. E il ruolo del Governo è quello
di guidare il processo di progettazione che porta a questa ridefinizione
strategica.”.
Se davvero fosse questa la politica intrapresa
dal Governo sarebbe una scelta lungimirante.
Sorgono, però, alcun domande.
La prima riguarda le risorse cognitive.
Gli attori di ogni attività progettuale utilizzano
per svolgere questo compito le risorse cognitive di cui dispongono. Per
riprogettare l’identità strategica delle imprese servono conoscenze e metodologie
di strategia d’impresa. Quali sono quelle che il Governo mette a disposizione
dei suoi funzionari e dei sindacati che, ovviamente, non possono disporre
autonomamente delle conoscenze e delle
metodologie di strategia d’impresa più avanzate?
La seconda riguarda il processo di
progettazione: quali sono le metodologie progettuali che il Governo utilizza?
La terza riguarda il modello di Business Plan
che è il documento che sintetizza il risultato
del lavoro progettuale: quale modello di Business Plan viene utilizzato? Tiene conto
dello stato dell’arte internazionale delle conoscenze e della metodologie di
strategia d’impresa?
La quarta riguarda l’importanza di un giudizio “terzo”.
E’ disponibile il Governo a fare valutare la qualità dei Business Plan sviluppati
usando avanzate metodologie di Rating dei Business Plan?
Secondo il mio modesto avviso, senza la risposta
a queste domande è impossibile un giudizio sulla efficacia dei processi di
salvataggio realizzati.
Solo dalle risposte a queste domande si può
capire se realmente il Governo ha in mente una nuova politica industriale che
non sarebbe né dei settori, né dei fattori, ma della progettualità.
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