"Se gli uomini non nutrono un ideale in un mondo migliore perdono qualcosa.
L'umanità non potrebbe funzionare senza le grandi speranze, le passioni assolute."
Eric J. Hobsbawm

venerdì 10 aprile 2015

Qual è il ruolo dell’imprenditore nel costruire sviluppo?

di
Francesco Zanotti


Intendiamo avviare una ricerca per comprendere quale può essere il ruolo economico, sociale e culturale dell’imprenditore nel fare uscire il nostro Paese dalla crisi.
Oggi troppi pensano sia di seconda battuta: viene dopo.
Infatti, innanzitutto, ritengono necessario che cambi il contesto complessivo. Cioè che si avvii la ripresa. Poi, pensano che tocchi allo Stato e alla finanza riformarsi per creare condizioni favorevoli all'azione imprenditoriale. Da ultimo, la palla passa agli imprenditori che, sostanzialmente, devono cercare di fare meglio il loro lavoro di sempre.

La nostra storia recente, però, insegna che le cose funzionano all'opposto. E’ l’azione degli imprenditori che ha generato le risorse tecnologiche, produttive e finanziarie perché si sviluppasse il nostro Paese e le sue istituzioni. Non ultimo il suo sistema di welfare.

Obiettivo della ricerca che proponiamo è quello di raccogliere le opinioni degli imprenditori al riguardo: desiderano, accettano il ruolo di protagonisti dello sviluppo non solo dell’economia, ma anche della società prossima ventura?

Le domande all'imprenditore
Le domande non sono da considerarsi “caselle da riempire”, ma sono finalizzate a stimolare le opinioni degli imprenditori.


Prima domanda
Ma le imprese devono essere eterne?
Oggi stiamo cercando di far sopravvivere a tutti i costi (e spesso sono alti) le imprese esistenti. E’ l’unica soluzione possibile, oppure è meglio riconoscere che le imprese hanno un naturale ciclo di vita, si spengono naturalmente e occorre continuamente sostituirle con nuove generazioni di imprese?

Seconda domanda
Ma stiamo uscendo dalla crisi o no?
I dati macroeconomici danno risposte incerte. I dati aziendali sono mediamente negativi. Il disagio sociale complessivo non accenna a diminuire. Qual è la sua percezione?

Terza domanda
Sono le imprese che costruiscono la società o è lo Stato che deve garantire le condizioni di sviluppo (o di sopravvivenza?) delle imprese?
Come dicevamo nell'introduzione, quando è nato il sistema economico italiano l’impresa ha costruito lo Stato. Oggi sembra prevalere il contrario: che lo Stato deve mantenere le imprese. Qual è la sua visione?

Quarta domanda
Quali sono gli spazi di azione delle imprese?
L’efficienza? Ma anche i concorrenti possono costruire efficienza …
L’innovazione tecnologica? Ma anche i concorrenti possono innovare …

Quinta domanda
Ma perché inseguiamo la competitività?
Partiamo da un’ipotesi: aumentare la capacità di generare cassa è l’obiettivo più interessante da raggiungere.
Ma lo sforzo per diventare più competitivi non aiuta a raggiungere questo obiettivo. Da un lato, la ricerca della competitività finisce sempre in una battaglia che non permette certo di aumentare la capacità di generare cassa.
Dall'altro le imprese che hanno generato e generano cassa non sono meglio dei concorrenti: sono uniche. E, quando perdono la loro unicità, perdono la loro capacità di generare cassa.

Sesta domanda
Rilanciare la progettualità imprenditoriale?
Il mestiere dell’imprenditore è una progettualità continua. Egli ogni giorno, ogni istante, di fronte ad ogni evento ricostruisce nella sua mente l’immagine dell’impresa che vuole realizzare. Non le sembra che questa progettualità sia sempre più di dettaglio e sempre meno generi progetti rivoluzionari?

Settima domanda
Il redigere il Business Plan è burocrazia?
Il documento che esplicita il progetto dell’imprenditore è il Business Plan. Come mai oggi redigere il Business Plan viene considerato un adempimento burocratico da far fare ai tecnici?


Ottava domanda
Le conoscenze di strategia d’impresa a che servono?
Le persone usano solo le conoscenze e le metodologie di cui dispongono. Non possono usare quelle di cui non dispongono. Questo è evidente in campo tecnologico: un imprenditore può usare solo le conoscenze tecnologiche di cui dispone. Ma vale in qualunque altro campo.
Ora esiste una disciplina che si chiama “strategia d’impresa”. Essa fornisce le conoscenze e le metodologie per aumentare la capacità progettuale degli imprenditori. Quali sono le modalità attraverso le quali gli imprenditori accedono ad esse e le utilizzano?

Nona domanda
La finanza: amica, nemica, indifferente.
Che immagine ha dei fornitori di risorse finanziarie? Delle banche, degli investitori non bancari? Dei fornitori di debito e di capitale? Della Borsa?

Decima domanda
Non ci capiscono o non riusciamo a farci capire?
Il dialogo tra investitori ed imprenditori non è sempre agevole. La causa consiste nel fatto che i finanzieri non capiscono le imprese o consiste nel fatto che i Business Plan delle imprese sono troppo poveri?



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