di
Francesco Zanotti
Il Consiglio Europeo prossimo venturo ha all’ordine del giorno “Crescita,
occupazione e competitività” riferisce il Prof. Alberto Quadrio Curzio sul
Sole24Ore di oggi.
Bene cominciamo dalla competitività. Io sostengo che per aumentare la
competitività occorre dipingere tutte le case della nostra penisola di giallo
canarino!
Assurdo dirà il lettore. Beh forse paradossale, ma scientificamente
significativo come ogni altra possibile strategia.
Infatti, innanzitutto, non si sa cosa sia competitività. Provi il lettore a
scriverne una definizione. Farà fatica a farlo. Poi la faccia leggere al primo
amico che incontra: scoprirà che non gli va bene.
Se non si sa cosa sia competitività non si può sapere cosa fare per
acquisirla. Magari davvero basta dipingere le case degli italiani di giallo
canarino.
Da ultimo, non si sa bene neanche che vantaggi produca questa competitività.
Anzi se si guardano ai settori economici dove si vuole raggiungere competitività,
si scopre che il perseguirla non porta a un aumento dell’occupazione, ma a
una sua diminuzione. Si vedano i Piani strategici delle banche. Di tutte le
banche.
Riassumendo: si propone di raggiungere una “cosa” (la competitività) che
non si sa bene cosa sia. Ma si è certi che se la si raggiunge produce solo
effetti negativi sull’occupazione. A meno che per raggiungere la competitività
si debbano fare cose stupidelle come dipingere le case degli italiani di giallo
canarino. Cosa che, tra l’altro, costerebbe poco e genererebbe tanta
occupazione. Almeno di imbianchini.
Arriviamo alla crescita. Non si dice la crescita di cosa. Forse si pensa alla
crescita di questa economia: Ma questo è fisicamente impossibile.
Che pensare alla fine? Che continuiamo a leggere di luoghi comuni, ammantati
da una scientificità del tutto risibile, che perdono vieppiù di senso. Ma fino a quando i giornali pubblicheranno solo in base
alla fama di chi scrive, non possiamo attenderci altro che di leggere luoghi
comuni che servono solo a una autorappresentazione continua di quei “names”
che vengono da un passato oramai insopportabile.
Sarà mai possibile chiedere a tutti i soloni che annoiano il nostro
presente di accettare una seria discussione scientifica?
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