di
Francesco Zanotti
I prestiti compiacenti agli amici, agli amici degli amici e a tutti i
furbetti di tutti i quartrierini, sono facilmente evitabili. E gli “strumenti” che
una banca può utilizzare (se veramente non vuole concedere prestiti “relazionali”)
per ottenere questo risultato sono semplici.
Innanzitutto, chieda a chi vuole un prestito un Business Plan e impari a valutarlo usando le conoscenze e le metodologie
di strategia d’impresa.
Se l’entità del prestito è statisticamente rilevante rispetto ai prestiti “normali”,
chieda un Business Plan con Rating del
Business Plan assegnato da un soggetto dotato di metodologie apposite.
Se l’entità del prestito è di tale entità da minacciare la solidità della
banca nel caso in cui non venisse restituito, chieda che venga personalmente a presentare il suo Business Plan il
richiedente in contraddittorio con chi assegna il Rating al Business Plan.
Il Business Plan “costringe”
tutti i richiedenti a rendere ragione (per primi a loro stessi) di cosa se ne
faranno dei soldi: grazie a quale cambiamento strategico dell’impresa
riusciranno a restituirli? Detto più precisamente: grazie a quale cambiamento
strategico riusciranno a generare tanta cassa da restituire il debito e ad
accumulare risorse per sostenere un cambiamento strategico continuo?
Il Rating del Business Plan serve,
innanzitutto, a fornire alle parti (Banca e al richiedente il prestito) una
valutazione sulla qualità del Business Plan e sulla sua probabilità di
realizzazione. E una valutazione di questo tipo interessa a tutt’e due le
parti.
Infatti, un Rating di un Business Plan è anche una proposta. Indica
suggerimenti su come migliorare il Business Plan. Sia la banca che il
richiedente un prestito hanno interesse a che il Business Plan, cioè le cose che si intendono fare
per restituire i soldi, siano realmente efficaci.
La presentazione personale da
parte del richiedente il prestito con il contraddittorio portato avanti da chi
ha assegnato il Rating al Business Plan, ha innanzitutto il ruolo di garantirsi
che quel Business Pan non sia stato fatto “ad usum Delphini”.
E, poi, è una verifica “intensa” della qualità imprenditoriale del
richiedente il prestito.
Tutti gli amici, gli amici degli amici e i furbetti di tutti i quartrierini
difficilmente hanno un Business Plan. Se ce l’avessero sarebbe immediatamente
visibile la sua inconsistenza. Se accattassero di presentarlo, farebbero una
figura penosa come la loro richiesta di prestito.
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