di
Luciano Martinoli
Si alternano sulla stampa le notizie riguardo il nuovo assetto proprietario del gruppo editoriale. Dei due contendenti, che possiamo individuare in Cairo e Bonomi quest'ultimo in rappresentanza dei soci attuali, la stampa sta analizzando le offerte nel dettaglio e si fanno considerazioni sulla loro probabilità di essere accolte.
C'è qualcuno che si spinge ad analizzare le due offerte come "industriale", quella di Cairo che è del mestiere, e "finanziaria", quella di Bonomi che è un investitore, e considerazioni generali sul rapporto tra questi due mondi.
Peccato che queste, come altre considerazioni, risultino molto parziali rendendo indistinguibile la differenza tra industria e finanza in mancanza di dichiarazioni formali (Business Plan) sul quesito di fondo: acquisire RCS per farci cosa?
Ancora una volta balza in evidenza il "punto cieco" della nostra imprenditoria, il dare per scontato o inessenziali i progetti strategici (come le aziende andranno avanti) o fidarsi dei "cavalieri bianchi", che loro sì sanno come si fa... fin quando sono in vita.
Una pericolosa disattenzione al sottostante che è poi la motivazione principale dei nostri guai: cercare soluzioni non al cuore del problema, cosa e come fa l'azienda, ma intorno ad essa (finanza, acquisizione, controllo, ecc.)
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