di
Francesco Zanotti
Certo che servono innovazione, uso delle diverse
tecnologie … Anche se mi piacerebbe discutere di che scienza e tecnologia vogliamo
sviluppare: non c’è un unico percorso di sviluppo scientifico e tecnologico
possibile. Certo che sono importanti le tecnologie digitali, fino all’industry
4.0 ... Anche se mi piacerebbe parlare dell’industry 5.0 … Certo che le banche
devono rischiare con le imprese, certo che va bene il Private Equity, i
minibond il crowdfunding (che non mi
sembra sia stato citato) e tutto il resto …
Ma manca la risposta alla domanda fondamentale: per produrre cosa e come? Quale sistema
di prodotti e servizi?
L’attuale sistema di prodotti e servizi diventa
sempre meno interessante e sostenibile. E’ fisicamente ed antropologicamente
impossibile sviluppare la nostra società partendo da questo sistema di prodotti
e servizi.
Perché gli imprenditori riescano a immaginare un
nuovo sistema di prodotti e servizi è necessario fornire loro non solo
tecnologia e finanza, ma anche conoscenza. Sono gli schemi mentali attualmente
in uso che bloccano lo sviluppo. E’ la limitatezza delle conoscenze disponibili
che impedisce di immaginare grandi disegni.
E, poi si finisce nelle ingenue speranze o, peggio,
nella conservazione inconsapevole.
Le ingenue
speranze: immaginare che la tecnologia possa sostituire una carenza di
progettualità. La tecnologia è solo una speranza ancora senza nome. Il senso
alla tecnologia lo dà la progettualità imprenditoriale che si nutre di
conoscenza.
Le tentazioni
conservatrici sbagliate: competitività e produttività. Sono battaglie che
non si possono vincere, che occorre continuare a combattere che assorbono
sempre più energie per riempire il mondo di oggetti che nessuno vuole più ma
che finiranno per soffocare l’uomo e la Natura.
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