di
Francesco Zanotti
Si
sono messi proprio tutti insieme: tutte le banche più importanti. Ma non hanno
cavato un ragno dal buco. Sarà l’alleanza tra Stato e risparmiatori che
salveranno MPS. Non è forse l’ora di fare emergere una nuova generazione di
advisor che dispongano di altre, più potenti, risorse cognitive?
Gli Advisor più blasonati hanno come
competenza chiave una rete di relazioni che permettono loro di fare acquisire
ai loro protetti le risorse finanziarie di cui hanno bisogno. E hanno tutte le
competenze finanziarie e giuridiche che servono a fare con diligenza queste
operazioni di capitale.
Sono come abilissimi gestori di
distributori di benzina che sanno fare, anche se a caro prezzo, il pieno alle
auto che si rivolgono loro.
Il loro mestiere ha senso, però, se le
auto a cui fanno il pieno non hanno il serbatoio bucato. Se le auto hanno il
serbatoio bucato (e tanto più l’hanno bucato quanto più questo accade) non
riescono neanche a lasciare il distributore, altro che lanciarsi lungo le strade
dell’economia per affrontare il loro percorso di servizio.
Il problema è che oggi la auto (MPS, ma
anche altre banche e imprese) hanno il serbatoio gravemente bucato. Ed allora
la benzina , appena rifornita, si disperde sui piazzali.
Allora servono advisor ed analisti che
sappiano occuparsi dei serbatoi. Ma non possono essere quelli che oggi saltabeccano
da una banca d’affari ad un altra. Serve gente che disponga di solide ed
avanzate conoscenze strategico-organizzative da mettere a disposizione dei
manager perché si aggiustino i serbatoi. E già che ci sono si occupino anche
del motore e sappiano progettare una loro strada di servizio allo sviluppo di
questo nostro Paese.
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