di
Francesco Zanotti
Leggo sul Sole una intervista a Maurizio Marchesini presidente di Confindustria Emilia Romagna. E scopro che gli imprenditori hanno sempre in testa la svalutazione competitiva come arma fondamentale. La “novità” è che questa svalutazione stavolta va fatta a livello Europeo.
Marchesini avanza anche
altre proposte: stimolare investimenti sostanzialmente in macchinari e trovare
il modo di dare liquidità alle imprese fornendo garanzie su garanzie fino alla
garanzia suprema di Pantalone, cioè tutti noi.
Ma tutte queste cose
hanno un nome solo: protesi imprenditoriale. Detto diversamente: la richiesta è
che lo Stato e la UE intervengano per permettere agli imprenditori di continuare
a fare il business di sempre. Ma Marchesini ha proposto anche di supportare gli
investimenti … Sì, ma sono quelli nella macchina di ultimo tipo che, per un
imprenditore, è come il gadget elettronico che il bambino chiede al papà
pestando i piedi e facendo capricci. Il papà in questo caso è, ovviamente, lo
Stato.
Cari imprenditori, non
chiedete soldi per sopravvivere. Chiedete conoscenza per sviluppare progetti di
rivoluzione strategica delle vostre imprese. Ricordate quando guadagnavate
tanto? E’ perché fabbricavate e vendevate qualcosa che gli altri non erano in
grado di offrire. E questo qualcosa aveva un senso funzionale ed esistenziale
profondo per il vostro mercato, piccolo o grande che fosse. Oggi, se fate un
esame di coscienza sereno, scoprirete che non solo voi siete invecchiati
biologicamente, ma che i vostri prodotti sono diventati commodities, anche poco
interessanti. Non si può far sopravvivere questo sistema di produzioni. Dovere
guardare altrove non chiedere soldi. Se guardate altrove arriveranno anche i
soldi da mille investitori per finanziare Progetti di rivoluzione strategica
alti e forti e, poi, dal mercato per remunerare investitori, voi e i vostri
collaboratori.
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