di
Francesco Zanotti
La storia è sul Sole 24 Ore di oggi a firma Giulia Crivelli. Stilista di origine brasiliana, Paula Cademartori oggi produce a Milano borse che necessitano di circa 30 ore di lavoro e che costano un occhio della testa, facendole guadagnare … l’altro occhio ..
Bene a lei non credo
importi molto della produttività. Non le importa molto di ridurre il tempo di
lavorazione delle sue borse dalle 30 ore attuali a 29 ore e 55 minuti … Si perché
chi crede nel feticcio della produttività, poi, più di qualche percentuale di
produttività non riesce a recuperare.
La produttività è l’ultimo
rifugio di chi non vuole rivoluzionare l’identità strategica della sua impresa.
Di chi non è capace di innovazioni radicali. Degli economisti che quando si
parla di imprenditorialità sono rimasti a Schumpeter.
La ricerca spasmodica
della produttività è irresponsabile sia dal punto di vista della società che
dell’imprese. La ricerca spasmodica della produttività non ha nulla a che fare
col profitto (e prima o poi qualcuno mi dovrà spiegare dove si legge il “profitto”
nel bilancio di una impresa. Oppure sarà necessario riconoscere che “profitto”
è una parola senza senso). Ed ha tutto a che fare con una visione banale e un
po’ ignava del fare impresa.
Concordo. Solo chi non lavora, ma "comanda" è ossessionato dal concetto del profitto. La ricerca, la qualità non sono mai prese in considerazione da chi "comanda" come leve per aumentare gli utili!
RispondiEliminaGiovanni Forte