Il Presidente Consob e la quarta bolgia dantesca

di

Luciano Martinoli

luciano.martinoli@gmail.com

l.martinoli@cse-crescendo.com

...ché da le reni era tornato ’l volto, 
e in dietro venir li convenia, 
perché ’l veder dinanzi era lor tolto...

Nel XX canto della Divina Commedia, Dante incontra maghi ed indovini costretti a muoversi, in un pianto ininterrotto, lentamente in cerchio con il corpo deformato: la testa girata all'indietro perchè era loro vietato guardare avanti.
Leggendo l'articolo di oggi su ilsole24ore sull'intervento del Dott. Vegas a proposito della finanza delle PMI si ha una identica impressione: tutti costretti, per chissà quale colpa, a guardare all'indietro in quanto impossibilitati a guardare avanti. E lagnarsi in cerchio.

E sì perchè le proposte fatte dal Presidente Vegas sembrano quelle di uno di quei dannati. Infatti

"Accedere agevolmente e a basso costo a informazioni finanziarie affidabili, standardizzate e chiare sulla situazione economica e patrimoniale delle PMI... per consentire agli investitori di far affluire risorse alle piccole e medie imprese"

equivale ad affermare che il passato (cosa sono infatti le informazioni finanziarie se non il passato dell'azienda?)  è condizione necessaria e sufficiente per attirare investitori. Cosa poi le aziende se ne faranno di questi denari, a giudizio di Vegas, non sembra importi granchè agli investitori che, sempre secondo lui, presuppongono che i prenditori replicheranno le prestazioni economiche passate anche in futuro.

Non siamo all'inferno, almeno non ancora, e men che meno siamo nella IV bolgia dantesca. Abbiamo la possibilità di girare la testa e guardare anche avanti, oltre che doverosamente indietro per sapere da dove partiamo. Anzi oggigiorno, alba del III millennio, con le turbolenze quotidiane che potrebbero mettere a rischio nel volgere di pochi anni, o addirittura mesi, la più solida delle aziende e, viceversa, rendere solidissima un'impresa che a malapena sopravviveva, è il futuro di questi singoli soggetti che è prevalente sul passato. Il futuro che vogliono realizzare, dettagliato nei suoi particolari strategici, nei modi di implementarlo, migliorarlo, controllandone il processo di realizzazione. In termini tecnici è l'informazione strategica affidabile, standardizzata e chiara sulle PMI , contenuta nei loro Business Plan (oggi pressocchè inesistenti) che serve agli investitori. Infatti proprio perchè soggetti non regolamentati, e dunque capaci di valutare e prendere rischi in proprio, gli operatori del mercato dei capitali possono investire su chi non parte proprio bene ma fornisce ampia confidenza di fare benissimo, cosa che le banche non potranno mai fare (oltre che per le loro strutturali incapacità di valutazione strategica delle imprese,  per motivi legati all'assorbimento di patrimonio).

E' un cambiamento culturale, più che un operazione di chirurgia ortopedica, quello di cui c'è bisogno per tornare a guardare avanti. Ed è un cambiamento, quello della progettazione strategica del futuro aziendale, che deve partire dalle grandi aziende, faro e riferimento di tutti gli attori di mercato. Inoltre, come tutti i cambiamenti culturali, esso può avvenire solo con nuove "risorse cognitive" che consentano di vedere avanti e, dunque, quel nuovo che, guardando sempre indietro, era ignoto.

E' questo il tema che tratteremo il 10 giugno a Milano in occasione della presentazione del IV Rapporto Rating Business Plan delle aziende FTSE MIB e STAR, quest'anno patrocinato anche dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall'Assemblea Parlamentare del Mediterraneo.

Abbiamo invitato il Dott. Vegas al dibattito, così come tutti coloro che hanno a cuore il futuro, non il passato, del nostro sistema economico. I contributi di tutti sono essenziali, benvenuta la partecipazione ad un evento che vuole, nelle sue intenzioni, trasformare una bolgia in un cerchio paradisiaco, entrambi di dantesca memoria.