di
Francesco Zanotti
Il mercato dell’auto ha fatto boom quest’anno.
Certo, in borsa lo chiamano “rimbalzo”.
Ma perché il mercato continui a crescere servono
aiuti di Stato. Sì, è un espressione un po’ cruda, ma è ipocrisia sostenere che
si tratta di “incentivi”. Si chiamano aiuti di Stato e portano a pensare che le
imprese che producono auto non hanno una loro autonomia di mercato.
Faremo una verifica: quanta cassa produce chi fa
e vendere auto? Se la produzione di cassa della gestione caratteristica è
negativa, sarà un’ulteriore conferma che il produrre e vendere auto non è una
attività che sta in piedi da sola.
Ulteriore problema: avete visto che tutto il
settore auto sa solo fare restyling? La “nuova” Giulia, la “nuova” Peugeot 308,
la “nuova” Tipo.
Ancora: l’aumento dei numeri di richiami (li fa
anche Toyota titolare di quello che pomposamente definisce “world class
manufacturing”). Fino al gigantesco “casino” .
Sommiamo tutto. Sorge una domanda: una libera
impresa è quella che genera ricchezza e nuova socialità. Come fecero i
produttori di auto dopo la guerra. Allora interpretavano il ruolo di libera
impresa.
Oggi devono essere mantenuti e sono banali. Che ruolo
hanno azionisti e manager?
Nessun commento:
Posta un commento