di
Francesco Zanotti
Oggi Alessandro Plateroti in prima pagina sul
Sole 24 Ore titola: ”La sfida Italiana? Avere tante Ferrari”. Ma ci sono voluti
gli americani che dopo il successo della quotazione della Ferrari, hanno
chiesto “What’s next”? Cioè: che altre meraviglie avete per noi?
Mi piace sottolineare che in questo blog l’avevamo
detto tre anni fa. Dicevamo che servivano tante Apple perché Apple è più grossa
della Ferrari, ma intendevano la stessa cosa: noi supereremo la crisi solo generando
meraviglie: imprese opere d’arte.
Ecco il link a quel post http://imprenditorialitaumentata.blogspot.it/2012/06/alla-radice-del-problema.html#more.
Siamo contenti che si cominci a capire, ma ci
dispiace che non si vada fino in fondo. La sfida infatti è: ma come si fa a far
nascere mille imprese opere d’arte?
Le riposte che dà Plateroti sono troppo “esortative”.
Operativamente non dice come fare a cominciare da stamattina.
Noi abbiamo una proposta. L’Italia è piena di
imprenditori eccellenti. Ma sono come macchine potentissime alle quali manca la
“benzina”. E questa benzina non è
costituita dalle risorse finanziarie, ma dalle risorse di conoscenza. In
particolare le conoscenze e le metodologie di strategia d’impresa. Esse servono
a cogliere le potenzialità di sviluppo attuali che non sono più “puntali” come
un tempo, ma sempre più sistemiche. E a progettare risposte a queste
potenzialità con progetti complessi e articolati. Senza le conoscenze e le metodologie
di strategia d’impresa gli imprenditori girano a vuoto. Sono come un poeta a
cui manca la vista e la lingua. La sua potenzialità poetica si esaurisce nella
frustrazione di non saper leggere il mondo e nel non poter costruire progetti
strategici (Business Plan) alti e forti.
Anche ai finanzieri mancano le conoscenze e le
metodologie di strategia d’impresa. Dovrebbero, invece, disporne per poter
valutare sei i Business Plan sono alti e forti. Dovrebbero distribuirle agli
imprenditori e stimolarli ad usarle. Questo vale soprattutto per tutte le
nostre banche commerciali che vantano legami forti con i territori. Se vogliono
salvaguardare il loro impegno e significato sociale devono distribuire risorse
cognitive insieme a risorse finanziarie.
Il mancato utilizzo di conoscenze e metodologie
avanzate di strategia d’impresa è quello che sta “inaridendo” l’idea anche
buona dei minibond come racconteremo nei prossimi giorni.
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