di
Francesco Zanotti
E la ragione è semplice: non vi dipende perché lo
crea. E se lo crea negativo sarà ben colpa sua. Se mi tiro la zappa sui piedi,
non posso dare la colpa ai marziani.
Mi spiego.
Lo svilupparsi
del sistema economico italiano è stato generato da imprese che proponevano
prodotti con un profondo significato non solo funzionale ma, soprattutto,
esistenziale.
Solo per fare
qualche esempio, la 500 garantiva una nuova libertà di trasporto personale. La
lavatrice garantiva la liberazione del tempo che le donne dedicavano al bucato.
Il frigorifero garantiva stili di acquisti radicalmente diversi. Il televisore
garantiva un’apertura sul mondo.
Prodotti
straordinari che cambiavano straordinariamente la vita.
Il significato
esistenziale di questi prodotti era uno stimolo fortissimo all’acquisto.
Si sono così
sviluppate le imprese che proponevano questi prodotti e si è sviluppato un
sistema di fornitori, di terzisti, di servizi che prosperavano perché
prosperavano i produttori “primari”.
Una delle
caratteristiche fondamentali di quel sistema di imprese è che producevano
cassa. Tanto che a quel tempo si sono formati quei patrimoni e, più
generalmente, quei risparmi che costituiscono la nostra ricchezza di fondo.
Essa, come tutti sanno, è molto maggiore del debito pubblico.
Poi cosa è accaduto?
Che il significato dei prodotti
si è andato banalizzando: hanno perso piano piano il loro significato
rivoluzionario e sono diventati sempre più prodotti solo utili.
Contemporaneamente, si sono moltiplicate troppo le imprese che li producevano. E’
iniziato, così, il ciclo involutivo della competizione che alla fine genera
battaglie di prezzo.
La capacità
di generare cassa si è trasformata nell’esigenza di finanziamento non solo per
gli investimenti, ma anche per l’attività corrente.
Il risultato
finale è stata la crisi complessiva che stiamo vivendo. La nostra è una crisi
da perdita di significato, da mancanza di innovazione profonda.
Lo dimostra
anche il fatto che la crisi non è di tutti, perché il processo di perdita di
significato dei prodotti è diverso da settore a settore. Vi sono alcune imprese
i cui prodotti mantengono una forza identitaria rilevante. E, ma non è un caso,
non hanno bisogno né di farsi finanziare gli investimenti, né tanto meno
l’attività corrente.
In sintesi, la
crisi è generata da una rinuncia progressiva delle imprese alla progettualità
imprenditoriale. Dopo lo sforzo creativo del dopoguerra ci si è piano piano spenti
nella conservazione.
E’ la voglia di
conservazione che genera i cicli economici negativi.
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