di
Francesco Zanotti
Uno dei pochissimi vantaggi del fare il consulente
di strategia d’impresa è che si entra in contatto con i vertici delle imprese.
Noi nei tre anni scorsi siamo entrati in
contatto con i passati Vertici della Popolare di Vicenza. Contatti non di
servizio, ma sufficienti per proporre alcune considerazioni che mi sembra
possano avere carattere generale.
Ovviamente non farò nomi e cognomi e anche
cercherò di descrivere solo molto generalmente i fatti.
Il primo fatto: il totale disinteresse verso la
conoscenza. Più specificatamente: perché non usate le conoscenze e metodologie
di strategia d’impresa che sono indispensabili per progettare il vostro futuro,
per valutare quello delle imprese e aiutarle a migliorarlo? Risposta
sostanziale: non so cosa siano le conoscenze e le metodologie di strategia d’impresa.
Soprattutto non posso ammettere che esistano conoscenze di cui non dispongo.
Il secondo fatto: il desiderio di autorappresentazione personale, se non di peggio. Tavola rotonda sui minibond. Un
alto dirigente che partecipa giusto solo per apparire sul resoconto stampa di
quella tavola rotonda. Interesse alle opinioni degli altri: zero. Gigionesco
piacere a vedersi riverito: immenso. Poi tutti possono vedere come è finita la
storia dei minibond.
Considerazioni generali? Cari azionisti, soprattutto
delle banche, verificate le conoscenze di cui dispongono i manager a cui affidate
le vostre Società. Se non dispongono delle più avanzate conoscenze e
metodologie di strategia d’impresa, assumeteli, se siete in vena di generosità,
solo come usceri.
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