di
Francesco Zanotti
La Presidente della Camera oggi alla Cerimonia
così detta “del ventaglio” si è vantata di aver ridotto le spese della Camera.
Ma non si è chiesta che effetto ha avuto questa riduzione delle spese? Innanzitutto,
un gruppo di cittadini (quelli che vendevano i beni o servizi tagliati) ha ridotto i suoi
introiti. Poi, a catena, li hanno ridotti i loro fornitori.
Insomma, se lo Stato riduce le sue spese fa un’opera
recessiva. Senza tener conto che la spesa pubblica è un addendo positivo del
PIL: se la si riduce, si riduce anche il PIL.
Ma non bisogna sprecare! Certo, ma come si fa a
sapere se una spesa è uno spreco? Perché lo fosse occorrerebbe che qualcuno
buttasse via i soldi che ha ricevuto in cambio dei prodotti o servizi che ha
erogato. Ma questo non accade. Quell’ammontare di denaro, che viene considerato
uno spreco a livello di singola amministrazione pubblica e che può essere
risparmiato, può, invece, diventare risorse di investimento nella collettività
in modi imprevedibili.
Un analogo discorso vale a livello di impresa.
Ne parlerò in un futuro post.
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