di
Francesco Zanotti
Interessante. Certo prevale sempre la denuncia alla
proposta. Ma non solo … se si individuasse davvero il problema chiave anche la
denuncia sarebbe diversa, costruttiva. Ma purtroppo i media difficilmente sanno
parlare di idee e proposte. Più facile lo scandalo …
Report ha soprattutto
denunciato la logica relazionale della concessione del credito. Nel passato la
logica relazionale si chiamava sinergia con le comunità locali ed era motore di
sviluppo. Oggi essa è degenerata nell’attuale relazionalità collusiva che non
ha nulla a che fare con lo sviluppo.
Che fare?
Innanzitutto accettare il fatto
che oggi le banche non dispongono delle conoscenze per fare diversamente. Non
hanno metodologie e strumenti per valutare il merito di credito con un sguardo
al futuro. Gli uffici tecnici certamente predispongono i dossier sui quali
Consiglieri, Presidenti, Sindaci etc. devono decidere, ma sono dossier troppo
poveri. Anche se li studiate nottate intere, poi vi accorgete che gli elementi
che vengono descritti non sono significativi. E vi rimane il vostro fiuto personale.
Ovviamente il fiuto personale è un’ottima scusa per favorire gli amici. Ma è
una scusa che le banche offrono su di un piatto d’argento.
Questa incapacità valutativa
poi diventa esiziale quando non intervengono logiche relazionali, ma la
valutazione del merito di credito diventa solo tecnica. E il problema è che si
tratta di una tecnicità senza fondamenti ed efficacia …
La proposta, sia per non dare
scuse al formarsi di relazionalità collusive, ma anche per proteggere le banche
da affidamenti irragionevoli, è semplice, ma quasi irricevibile. Occorre
fornire alle banche nuove conoscenze che permettano loro di valutare le
potenzialità di generare economics nel futuro. Sono le conoscenze e le metodologie
di strategia d’impresa.
Perché irricevibile? Perché propone
una ricetta mediaticamente non comunicabile: cari banchieri mettetevi
innanzitutto a studiare.
Nessun commento:
Posta un commento