di
Francesco Zanotti
Ieri Il sole 24Ore ha pubblicato un’intervista a GianluigiGabetti che mi ha molto colpito. Ho scoperto che il mitico banchiere Raffaele Mattioli avrebbe buttato a mare tutti i Business Plan ridotti a slide Power Point. Mattioli faceva parte di una generazione di uomini saldamenti immersi nella conoscenza e costruttori di sviluppo. Sono seguite altre generazioni che sono rimaste estranee sia alla conoscenza che allo sviluppo. Allora davvero il futuro sviluppo passa per il recupero della conoscenza. Questo è il nostro messaggio per il primo maggio.
Gianluigi Gabetti è conosciuto
soprattutto per essere stato uno dei partner Storici dell’Avvocato Agnelli. Ma
la sua carriera è iniziata, prima alla Comit (di Raffaele Mattioli), poi è
proseguita con la Olivetti di Adriano e solo dopo la Fiat (IFI). Lascio al
lettore il piacere di leggere direttamente l’intervista e mi fermo solo su di
un passaggio che è l’oggetto di questo post. Prima di lasciare la Comit Gabetti
incontra Mattioli che lo esorta “Vai a lavorare con Adriano” e poi gli
suggerisce “impara a stendere le relazioni di bilancio”. A questo punto Gabetti
ricorda “Non sono mai riuscito a stendere relazioni di bilancio, come le avrebbe
fatto lui: le relazioni della Comit erano capolavori letterari, densi di
citazioni e di richiami culturali altissimi.”
Se un grande uomo ha un
grande progetto lo scrive per chiarirlo a sè stesso e per condividerlo con gli
altri. E il suo “scritto” è un capolavoro. Ai tempi di Mattioli il momento
espressivo più alto non potevano essere che le relazioni di bilancio. Oggi dovrebbero
essere i Business Plan. Ma non ha importanza in quale documento si scrive il
progetto di futuro di una impresa. Quello che importa è che i progetti di
futuro non siano banali, ma alti e forti. Oggi sono purtroppo file Power Point,
o isole di genericità in un sito web, che non solo non destano emozione ed
ammirazione, ma solo assolutamente tutti uguali: descrivono imprese e banche tutti
in fila appassionatamente, verso una disastrosa competizione di costo. File
Power Point e siti web che, la banalità si accompagna sempre alla sciatteria,
in molti casi non hanno neanche una decente qualità editoriale (leggi: errori
di stampa. Ad esempio).
Anche la tecnologia viene
banalizzata: è solo considerata il nuovo giocattolo per giocare la carte dell’efficienza
esasperata di che cerca di abbassare continuamente il prezzo non comprendendo
che il non acquisto non è una scelta di risparmio, ma una scelta di vita: non
interessano più el “cosa in vetrina”.
Chi volesse esempi di questo
“nulla al potere” rilegga il post, precedente a questo, a firma di Luciano Martinoli.
La ragione di questa povertà
nasce dalla povertà del sistema di risorse cognitive di chi li redige. Come la ricchezza
delle relazioni di Mattioli dipendevano dalla ricchezza del suo patrimonio di
risorse cognitive.
Conclusione: davvero non si
può pretendere di fare il top manager ed essere ostinatamente estranei alle
nuove conoscenze che emergono in società complesse. Comprese quelle
strettamente professionali costituite dalla metodologie e dalle conoscenze di
strategia d’impresa.
Mi piace scrivere queste
cose oggi primo maggio. Perché onorare il lavoro significa soprattutto
costruire progetti di
sviluppo alti e forti.
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