di
Francesco Zanotti

Mentre questo accade,
tutti si stanno accalcando intorno all’IPO di Facebook, convinti che sia una delle
società del futuro.
Forse è il caso di
fermarsi un attimo a riflettere. Ma davvero sarà una delle protagoniste del
futuro un’azienda che spera di vivere di pubblicità promettendo di far vendere
un prodotto vecchio come l’auto?
E che offre servizi
relazionali che permettono solo relazionalità banali e che hanno successo solo
presso le generazioni “quasi giovani”: dai 20 ai 35. Perché i ragazzi veramente
giovani cominciano a guardare con spirito critico una relazionalità che li
costringe a scambiarsi (magari tra tantissimi) messaggi banali?
Certo costruirà il
futuro del suo fondatore …
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